“La capigruppo sulla sfiducia va convocata subito…il presidente Ascia sia coerente”, depositata la richiesta bis di sei consiglieri

 
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Gela. Tra richieste, protocolli, firme e insinuazioni, neanche troppo

velate, in municipio prosegue l’andirivieni della sfiducia.

La richiesta alla Ascia. Adesso, c’è la richiesta ufficiale, con sei firme, per la convocazione immediata di una conferenza dei capigruppo, che dovrebbe servire a fissare la data della discussione in aula sulla mozione di sfiducia al sindaco e alla sua giunta. La richiesta è stata firmata dai grillini Simone Morgana e Vincenzo Giudice, dai consiglieri di Musumeci Giovanni Panebianco, Vincenzo Cascino e Anna Comandatore e dal capogruppo di Articolo 1 Carmelo Casano. Regolamento alla mano, ora tocca al presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia convocare tutti i capigruppo entro tre giorni. Fino a ieri mattina, tra i corridoi del municipio si sono susseguiti dubbi e “veleni”, dopo che una prima richiesta, con cinque firme già inserite, è stata “ritirata” dalla presidenza del consiglio che ha proceduto a protocollarla, senza che si potesse arrivare alla quota minima di sei. “Aspettiamo che il presidente del consiglio comunale – dice Giovanni Panebianco – convochi la conferenza dei capigruppo, così come è stata solerte nel protocollare la nostra prima richista. Noi speriamo che sia consequenziale alla sua linea politica. Se non sbaglio, la manifestò già negli scorsi mesi quando si affrettò, addirittura in aula consiliare, a firmare la petizione dei cinquestelle per la sfiducia al sindaco”. Così, a chiedere una data certa per la discussione in aula sono i grillini, i consiglieri della lista di Nello Musumeci e Carmelo Casano di Articolo 1. Insomma, un fronte, seppur esiguo, ma comunque trasversale. Negli ultimi tempi, l’accelerazione è arrivata soprattutto dai consiglieri comunali di DiventeràBellissima che, fino a qualche mese fa, non sembravano affatto intenzionati a militare sul fronte dei pro sfiducia. Dopo la rottura delle trattative con il sindaco, però, tutto è cambiato e, adesso, attendono le mosse del presidente Ascia.

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