La città brucia o dorme? Poche presenze all’assemblea: “Sappiamo solo piangere”

 
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Gela. L’assemblea è stata ribattezzata “Gela brucia” ma, durante il dibattito andato in scena nel cuore del quartiere di Macchitella, ci si è spesso chiesti come mai “Gela dorma” anche davanti all’intensificazione di attentati incendiari ed intimidazioni.

Gli organizzatori dell’assemblea, infatti, non hanno nascosto tutta la loro delusione davanti ad una platea decisamente scarna.
“Purtroppo – hanno ribadito Luigi Calà e Domenico Messinese – la città dimostra di non avere i numeri. Come potremmo mai chiedere l’istituzione di un osservatorio permanente sulla criminalità davanti ad un interesse collettivo così scarso? Sicuramente, tutti coloro che hanno preso parte al dibattito possono tranquillamente definirsi veri cittadini”. L’assemblea pubblica, indetta dall’associazione Macchitella e dal comitato di quartiere, doveva essere una reazione agli ultimi attentati incendiari: talmente violenti da colpire uno stabile del quartiere nel quale vivono quattordici famiglie.
“Di quelle famiglie – non ha nascosto Dino Cani – ne vedo, a malapena, solo tre. Ci vuole partecipazione. Non si può solo piangere e delegare agli altri la risoluzione dei problemi”. Non sono mancate le critiche in direzione dei vertici dell’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Angelo Fasulo.
“Rimango esterrefatto – ha commentato l’imprenditore Antonio Giudice la cui madre ha perso la vita dopo aver assistito al tentativo d’incendiare l’auto del marito – il sindaco non era presente alla manifestazione da noi indetta all’indomani di quella tragedia e non c’è neanche adesso”.
Tra i presenti, a titolo personale, anche alcuni consiglieri comunali come gli autonomisti Terenziano Di Stefano e Giuseppe Collura insieme al socialista Piero Lo Nigro e all’assessore Carmelo Casano. L’invito, in ogni caso, era stato inoltrato soprattutto alle forze politiche non rappresentate all’interno del civico consesso.
Così, la parola è stata presa anche da Monia Cassarà di Sel e da alcuni deputati regionali del Movimento 5 stelle.
“Stiamo per inoltrare una richiesta alle forze dell’ordine e alla prefettura – ha confermato il portavoce locale Giuseppe Lo Monaco – allo scopo di ottenere tutti i dati sugli attentati incendiari messi in atto in città. L’obiettivo, è presentare un’interrogazione all’Ars”.

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