La cresima del figlio per farlo entrare nella famiglia, il “massone” Martorana era l’uomo di fiducia di Rinzivillo: Santo Valenti si difende dal gip

 
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Gela. Sarebbe diventato una spalla di fiducia per il presunto boss Salvatore Rinzivillo.


L’asse tedesco. Ivano Martorana, arrestato al termine dell’inchiesta “Extra Fines”, era l’unico vero referente in Germania. L’interesse principale era il mercato della droga, ma i soldi dovevano affluire anche dagli investimenti per gli appalti edili. I poliziotti e i finanzieri che hanno condotto l’indagine, coordinati dai pm di Roma e da quelli di Caltanissetta, hanno individuato nell’insospettabile Ivano Martorana, da anni residente in Germania, il tramite delle ambizioni economiche di Rinzivillo. Il suo contatto sarebbe stato lo zio Paolo Rosa, anche lui residente da tempo in Germania. Il giovane avrebbe fatto leva anche su una sua presunta appartenenza a logge massoniche. L’investitura ufficiale l’avrebbe ricevuta quando Salvatore Rinzivillo lo volle come “padrino” di cresima per il figlio. Così, Martorana sarebbe entrato ufficialmente nella famiglia, continuando a gestire gli affari sull’asse Germania-Italia. “Io con Ivano…oramai…ho un pensiero molto alto”, diceva Rinzivillo alla compagna.

Valenti risponde al giudice. Intanto, dopo il ritorno dalla Spagna e l’arresto, è stato sentito in carcere l’imprenditore Santo Valenti. Difeso dagli avvocati Flavio Sinatra e Luigi Cinquerrui, è considerato uno degli imprenditori dell’ortofrutta a disposizione di Salvatore Rinzivillo, che gli avrebbe garantito anche l’accesso ai principali mercati italiani del settore. L’indagato si è difeso, rispondendo alle accuse dei pm.

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