La crisi dell’indotto Eni, Eurocoop smobilita: confermata la mobilità per tutti i dipendenti, vertice a Catania

 
0

Gela. I vertici aziendali e l’attuale amministrazione giudiziaria non fanno passi indietro.

La convocazione all’ufficio del lavoro di Catania. Eurocoop, società per alcuni anni impegnata nell’indotto della fabbrica Eni dopo il fallimento Comeco, si dirige sempre più concretamente verso il definitivo “rompete le righe”. E’ stata confermata, infatti, la procedura di mobilità che interessa non solo i circa cinquanta operai utilizzati nella fabbrica Eni di contrada Piana del Signore ma anche i dipendenti in servizio in altri settori coperti dall’azienda. Adesso, è arrivata la convocazione ufficiale: il caso verrà valutato direttamente a Catania, dove fa base la stessa Eurocoop. I segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm sono stati convocati all’ufficio provinciale del lavoro etneo. La decisione di far partire la procedura di mobilità, che precede il licenziamento definitivo, era già stata comunicata lo scorso mese. Da tempo, l’azienda non opera più nell’indotto della fabbrica Eni. Crisi di commesse e l’inchiesta giudiziaria che interessò alcuni dei vertici sono gli ingredienti di una realtà aziendale tutt’altro che semplice. Non a caso, è in ballo l’eventuale affitto di un ramo d’azienda ad un gruppo locale. Allo stesso tempo, gli operai Eurocoop, come molti altri dipendenti di aziende dell’indotto in crisi nera, fanno fatica anche a ricevere quanto previsto per la cassa integrazione. I segretari Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese si confronteranno con gli attuali amministratori del gruppo. A questo punto, comunque, la vicenda non sembra potersi concludere con un finale diverso da quello del licenziamento.  

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here