La denuncia dei sindacati sul lavoro nero fa partire controlli, sospesa attività bar in città

 
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I controlli sono stati effettuati dalla polizia

Gela. Decisiva è stata l’ennesima denuncia dei sindacati, che un mese fa sono stati ricevuti dal prefetto Cosima Di Stani. Durante il vertice, dalla prefettura è partita la direttiva alle forze dell’ordine, con l’obiettivo di stanare le enormi sacche di lavoro nero, sul territorio. In città, è stata sospesa l’attività di un bar, che impiegava tre lavoratori in maniera irregolare e senza contratti. Sono intervenuti i poliziotti del commissariato e quelli della polizia amministrativa. A Riesi, presso un autolavaggio, è stata accertata la presenza di un lavoratore assunto in nero e sospesa l’attività. Per altri tre lavoratori sono in corso verifiche per accertarne le posizioni. In un’attività commerciale di Mazzarino, al titolare è stato chiesto di produrre la documentazione attestante la regolare assunzione di due lavoratori identificati nel corso del controllo. Presso un supermercato di Butera, invece, è stato scoperto che tre dipendenti, benché regolarmente assunti, eseguivano ore lavorative in esubero rispetto al contratto di lavoro. Per queste infrazioni accertate sono ancora in corso le verifiche finalizzate all’applicazione delle sanzioni a cura dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Caltanissetta.

Le verifiche proseguiranno sull’intero territorio. Lo sfruttamento del lavoro nero comporta sanzioni civili e amministrative pecuniarie. Utilizzare un lavoratore irregolarmente, stabilendo un rapporto lavorativo subordinato ma privo dei requisiti contributivi e legali previsti dalla legge, significa commettere una violazione. Le norme trasgredite sono quella connessa al mancato versamento dei contributi e quella connessa all’assenza di un regolare contratto. L’importo delle sanzioni varia a seconda dei giorni d’impiego in cui il dipendente ha prestato servizio

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