La denuncia sui rifiuti interrati, cittadini in tribunale: Iudice, “olocausto invisibile”

 
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Ieri un gruppo di cittadini si è radunato nei pressi del tribunale

Gela. “Un vero e proprio olocausto invisibile”. L’artista Giovanni Iudice che in alcune sue opere ha voluto immortalare il disfacimento ambientale di questo territorio, definisce così quanto sta accadendo in città ormai da decenni e adesso ancor più sotto i riflettori dopo la denuncia pubblica dell’ex operaio Emanuele Pistritto. Ieri mattina, c’era anche l’artista davanti a palazzo di giustizia, insieme ad altri cittadini che si sono radunati spontaneamente a seguito della testimonianza di Pistritto, messa in onda dagli autori del programma Rai “Nemo”. “Adesso, c’è un testimone consapevole di un avvelenamento – ha detto ancora Iudice – bisogna subito quantificare i danni. Viviamo in un territorio che come già fatto emergere nello studio dello specialista Fabrizio Bianchi risente degli effetti dell’inquinamento come capitato per Chernobyl”.

Emanuele Amato, presidente della sezione locale di Amici della Terra, da anni denuncia fatti dello stesso tipo. “Sono situazioni che sono state denunciate per trent’anni – ammette – come associazioni abbiamo ricevuto tante segnalazioni che poi abbiamo portato in procura. Ricordo quella di un ex lavoratore della società Cipolla che all’epoca si occupava dello smaltimento dei rifiuti”. Tra i morti di un lunghissimo elenco funebre c’è anche l’ex operaio dell’impianto clorosoda Salvatore Mili e il figlio Orazio, insieme agli altri familiari, continua a chiedere giustizia. “La procura ha fatto un lavoro immenso – dice quasi rispondendo alle critiche che alcuni hanno mosso ai magistrati locali – abbiamo un organo che vuole la verità e invito tutti ad iniziare a parlare con vero senso di causa”. Nonostante il clamore della denuncia di Pistritto, ieri davanti al tribunale solo in pochi hanno deciso di farsi vedere seppure simbolicamente.

11 Commenti

  1. toh! Eccoli si rivedono subito ad attaccare la Raffineria non vi è bastata la chiusura?
    Ah vi manca il colpo di grazia.
    Basta ma lo capite che il bancomat si è chiuso per Gela?
    Se denunciaste altre cose oltre alla raffineria forse sareste credibili (vedi scarico urbano niscemi sul mare di Gela) ed invece li soldi non ce ne sono vero?
    ma andate a lavorare viliiiiiiiiiiiiiiii

      • Si vedo , faccio e vedo Gente tu chi frequenti? Io tifo Raffineria di Gela! Quest’uomo afferma che non si muore di vecchiaia eppure mi sembra che goda di ottima salute oppure ho visto un giovanotto? Tutto creato e calcolato da qualcuno ma nessuno che vede il lato secondo?

        • Ti consiglio di cambiare squadra, ti metterei a caricare Pet Coke con la pala a mano dalla mattina alla sera e poi vediamo se scrivi queste sciocchezze, ignorante e non hai rispetto per le persone che soffrono, e per i bambini malformati, ma e possibile che non riesci a capire che questa azienda a distrutto tutto a Gela.

    • Indifendibile? Ma di cosa parli? Un uomo di 83/85 anni che si sveglia una mattina e ripensa ad un passato che non c’è più ! Anche la città di Niscemi scarica 24/24 i reflui nel nostro mare eppure ne gli ambientalisti ne altri dicono nulla! Eppure appena si parla della Raffineria…. tutti hanno mangiato ora sono sazi mah

  2. Ma chi ha i negozi sopra il cavo della fogna con il traffico di auto in qualunque orario di via Venezia non è a rischio olocausto? Chi vende Wi-Fi non è soggetto olocausto? O chi compra pane ortaggi in via Venezia non è soggetto a olocausto? Ah no è colpa solo del ex petrolchimico…. i migliori di tutta sta storia i dipendenti Eni trasferiti in città civili senza perdere la dignità che adesso a gela non c’è piu! Buona vita

  3. Leggo e vedo molta ignoranza, sig. Nino tutti i dipendenti eni sono stati trasferiti e nessuno e in mezzo alla strada, al contrario del personale indotto che si trova ad affrontare mutuo e oggi licenziati. Non dimentichiamo che eni hai suoi dipendenti ha dato una buonuscita per il disagio in più la trasferita che oggi si fa spreco enorme e ci si intasca soldoni. Lei che parla cosi e un semplice egoista pensa solo, non ha pensato al futuro dei suoi figli e alle grave malattia e sofferenza. Questo ci fa capire che lei vive solo per soldi ma non ha capito il senso della vita. Dimenticavo mi fa piacere che vi hanno cacciato dalla raffineria ora capite che significa stare fuori, le ricordo quanto gli operai dell’indotto scioperavano voi entravate scortati e gli ridevate dietro il vetro del bus. Si finiu a bella vita fatti di straordinario programmato e chi si faceva il secondo lavoro. Buon lavoro Sig Nino

    • Ritengo abbia distorto l’argomento – parla dei dipendenti del diretto che con la chiusura sono stati trasferiti e di un indotto di tutto rispetto che è stato preso in giro dai sindacalisti.
      Io non sono un egoista come dice lei perchè ho rispetto dei lavoratori quali essi siano, parla di scorte di sorrisi ma non parla del dramma di TUTTI. Forse vive in un’altra città o fa parte di quelli che abbaiano alla luna. Le fa piacere che ci hanno cacciato dalla raffineria allora fa parte di sicuro di quelli “o io”, “o nessuno”, di quelli che, in cassa integrazione andavano a lavorare in nero ridendo di chi restava o erano dietro i tornelli a lottare per lavorare. Fare straordinario non è un dramma ma un sacrificio. Ma non è che Lei è un dipendente? Ci sono troppi elementi che mi inducono a pensarlo, se si allora farà parte di quei colleghi che hanno fatto si e contribuito alla chiusura. Lasci perdere i miei figli e non si permetta di fare affermazioni, non parli di sofferenze e malattie Lei non ne è degno, abbia rispetto. Il lavoro è dignità non le auguro buon lavoro ma pensi bene prima di insinuare.

  4. Leggo e vedo molta ignoranza, sig. Nino tutti i dipendenti eni sono stati trasferiti e nessuno e in mezzo alla strada, al contrario del personale indotto che si trova ad affrontare mutuo e oggi licenziati. Non dimentichiamo che eni hai suoi dipendenti ha dato una buonuscita per il disagio in più la trasferita che oggi si fa spreco enorme e ci si intasca soldoni. Lei che parla cosi e un semplice egoista pensa solo, non ha pensato al futuro dei suoi figli e alle grave malattia e sofferenza. Questo ci fa capire che lei vive solo per soldi ma non ha capito il senso della vita. Dimenticavo mi fa piacere che vi hanno cacciato dalla raffineria ora capite che significa stare fuori, le ricordo quanto gli operai dell’indotto scioperavano voi entravate scortati e gli ridevate dietro il vetro del bus. Si finiu a bella vita fatti di straordinario programmato e chi si faceva il secondo lavoro. Buon lavoro Sig Nino

    • alfa, roverbio – Mah!
      anche a me non piace che i politici intaschino tanti soldi non per questo sono contento se le cose gli vanno male, questa si chiama cattiveria. Lei soffre di invidia e mi dispiace ma perchè vuole dare a me la colpa?

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