La droga dalla Francia, in Cassazione confermate le condanne

 
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Gela. Un traffico di droga, che dalla Francia arrivava in Italia, per poi essere piazzata anche in città. I giudici della Corte di Cassazione, nelle scorse settimane, hanno confermato le condanne imposte a tutti gli imputati. Venti anni di reclusione per Emanuele Marino, sedici anni e un mese a Giuseppe Marino, sette anni a Rosario Perna, un anno e mezzo a Gaspare Valenti e due anni, infine, per Salvatore Panarisi. Furono tutti coinvolti nel blitz “Odissea”. I carabinieri scoprirono un vasto giro di droga, soprattutto cocaina. Le partite di stupefacenti, transitavano lungo il confine, per arrivare in Liguria. Da lì, la droga veniva trasportata pure in città, per essere venduta. In secondo grado, i giudici della Corte di appello di Caltanissetta decisero riduzioni di pena, seppur minime. I difensori degli imputati, però, si sono rivolti ai magistrati della Corte di Cassazione.

Il traffico di droga. Il pool di difesa ha sempre negato l’esistenza di un’organizzazione, impegnata nel traffico di stupefacenti. Gli unici contatti telefonici tra gli imputati, infatti, sarebbero avvenuti solo per ragioni lavorative. Il tramite, oltre confine, almeno in base alle indagini, sarebbe stato un cittadino romeno, uscito poi dal procedimento. In Cassazione, però, i ricorsi degli imputati sono stati respinti. Nel pool di difesa, c’erano gli avvocati Flavio Sinatra, Fabrizio Ferrara e Michele Profeta.

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