La droga viaggiava per il clan Emmanuello, rimane in libertà un autotrasportatore finito nell’inchiesta “Falco”

 
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Gela. Per i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, sarebbe stato a disposizione del presunto clan Emmanuello riorganizzato, attraverso una serie di viaggi finalizzati al trasporto di droga.

La droga piazzata in città. I giudici del riesame di Caltanissetta, però, non hanno accolto la richiesta di imporre una misura cautelare a Daniele P. L’autotrasportatore è tra gli indagati nell’inchiesta antimafia “Falco”. In base alla ricostruzione degli inquirenti, ci sarebbe anche lui tra i componenti del gruppo impegnato nel piazzare droga in città, dopo averla fatta viaggiare soprattutto dal nord Italia. Una linea, invece, contestata dal difensore di fiducia dell’indagato, l’avvocato Salvo Macrì. Il legale, non a caso, ha chiesto il rigetto del ricorso presentato dai magistrati della Dda nissena che hanno impugnato l’ordinanza emessa dal giudice delle indagini preliminari. Il gip, a chiusura dell’indagine “Falco”, ha emesso una misura di custodia cautelare in carcere solo nei confronti del presunto capo del clan, il trentaduenne Gianluca Pellegrino. L’autotrasportatore, invece, rimane libero. I giudici del riesame, peraltro, hanno respinto il ricorso presentato dai pm della Dda anche rispetto alle posizioni di molti altri indagati che, quindi, non si sono visti aggravare la misura cautelare. 

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