La fuga dalla comunità e la droga, arriva la condanna per Guido Legname

 
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Immagini di repertorio

Gela. Ha lasciato, senza alcuna autorizzazione, la comunità di Messina dove era stato collocato, su provvedimento dei magistrati, e in città è stato poi fermato in possesso di marijuana. Arriva la condanna per il ventottenne Guido Legname. Il giudice Tiziana Landoni ha confermato l’accusa di evasione, mentre è caduta quella per il possesso di droga, dato anche il quantitativo minimo. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Davide Limoncello, ha spinto, nel corso del giudizio, per l’ottenimento di una perizia sullo stato psichico del giovane. Per l’esperto chiamato a valutarlo, però, la capacità di intendere e di volere di Legname è “grandemente scemata” ma non assente. La condanna è stata chiesta anche dal pm Tiziana Di Pietro, che ha indicato la necessità pure di una misura di sicurezza, come il ricovero in una Rems.

Per fatti analoghi, il giovane è finito anche davanti ai giudici di Messina. La difesa, che ha optato per il rito abbreviato, ha comunque messo in evidenza che la fuga da Messina sarebbe stata decisa nel tentativo di rivedere alcuni familiari, che vivono in città.

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