“La gara per il servizio rifiuti non si può fare”, Vella in commissione: a Timpazzo bisognerà “sminare”

 
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Gela. Allo stato attuale, non ci sono le condizioni normative per bandire una nuova gara d’appalto, destinata all’assegnazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Vella in audizione. A comunicarlo, davanti ai componenti della commissione comunale bilancio, è stato il neo commissario della Srr Enrico Vella. Il funzionario regionale ha confermato che la mancanza della pianta organica dell’ente e un piano d’ambito realizzato solo in parte non permettono di chiudere la procedura che dovrebbe condurre all’assegnazione di un appalto milionario, attualmente gestito in proroga dalla società campana Tekra. “In base alla normativa vigente – dice il commissario – non ci sono le condizioni, almeno a breve termine, per espletare una procedura di gara quinquennale. Il mio incarico riguarda sia la pianta organica che il completamento del piano d’ambito. La gestione del servizio spetta alla Srr”. Vella è stato sentito in audizione dal presidente della commissione Salvatore Scerra e dagli altri consiglieri Vincenzo Cirignotta, Simone Morgana, Sandra Bennici e Romina Morselli. “Il commissario – spiega Simone Morgana – ha illustrato particolari tecnici molto importanti, a partire dal fatto che la discarica Timpazzo risulta essere di proprietà del Comune. Un punto molto importante, soprattutto per capire se l’ente possa vantare crediti da riscuotere”. A questo punto, soprattutto davanti ad un piano d’ambito ancora incompleto, la commissione bilancio potrebbe convocare l’ex presidente del consiglio di amministrazione della Srr, il sindaco di Sommantino Crispino Sanfilippo.

L’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti. Intanto, proprio sul fronte della discarica Timpazzo, è saltato un vertice convocato a Palermo. L’obiettivo era quello di valutare l’idoneità del progetto per la realizzazione dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti. Un appalto, già assegnato, da circa venti milioni di euro. “Bisogna verificare la conformità del progetto esecutivo alle disposizioni contenute nell’Autorizzazione integrata ambientale – spiegano il commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco e il tecnico dell’ente Sergio Montagnino – purtroppo, l’assenza del responsabile del procedimento ha fatto saltare l’incontro”. Sia Panebianco che i suoi tecnici, da tempo ormai, spingono per l’avvio dei lavori di ampliamento della discarica, compresa la realizzazione della nuova vasca di conferimento dei rifiuti. Da questo punto di vista, è già stata completata la procedura Aia, ma bisognerà, prima di avviare qualsiasi intervento, effettuare interventi di sminamento. “Una recentissima normativa prevede, in aree come quella di Gela, in passato interessate da operazioni belliche – spiegano ancora Panebianco e Montagnino – che si provveda ad effettuare operazioni di bonifica dei terreni per evitare l’eventuale presenza di ordigni”.

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