La Ghelas non la vuole nessuno? Adesso sono tutti puri e casti…forzisti e dem “sputano” sulla poltrona più ambita

 
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Gela. “Apertura alla politica? Niente è escluso”. Dopo l’inatteso dietrofront dell’amministratore delegato della Ghelas Multiservizi Vincenzo Romano, il vicesindaco Simone Siciliano non mette

da parte neanche l’ipotesi di un possibile sostituto indicato dai partiti. Insomma, un’intesa politica che blindi la giunta, nonostante le voci di sfiducia, e metta le basi per un dialogo con “chi ci sta”.

Forza Italia non vuole poltrone. Proprio il “chi ci sta”, però, è un capitolo di difficile scrittura. L’assalto alla diligenza può esserci, eccome. Un posto di sottogoverno, uno dei pochi rimasti, come quello di a.d. della Ghelas interessa un po’ tutte le forze politiche locali. Il problema, però, sembra essere proprio la giunta. Se entra l’uomo di fiducia, lo “sponsor” politico di turno verrà inevitabilmente affiancato all’amministrazione comunale. Una sorta di “finalmente sono usciti allo scoperto”. Per questa ragione, sono tutti schizzinosi. “La Ghelas? Non è un discorso che può interessarci”, dice il leader locale di Forza Italia Pino Federico. I forzisiti, bontà loro, sono entrati nel personaggio di quelli che vogliono la sfiducia, immediatamente, e continuano a provare il copione.

I dem pensano ad altro. Quindi, niente forzisti alla guida della Ghelas. Allora, porte aperte al centrosinistra, al Pd che non muore mai e un tecnico di “valore” lo trova sempre. Neanche per idea. “Non entro in questioni di sottogoverno – dice il segretario cittadino dei dem Peppe Di Cristina – noi pensiamo ad altro. Il Pd non può permettersi di ricadere in abitudini che è meglio superare”. Quindi, i dem si vogliono disintossicare e i posti li lasciano agli altri, magari del loro stesso schieramento. Strano, però, dato che da poco Di Cristina, insieme ai vertici locali del partito, ha dato il benvenuto ai centristi e al consigliere comunale Guido Siragusa, praticamente al gruppo politico che, negli scorsi anni, ha già piazzato un amministratore delegato alla Ghelas Multiservizi, l’imprenditore Giuseppe Robilatte che si è dimesso per agevolare l’ingresso del successore, ovvero l’uomo della giunta Vincenzo Romano, durato in carica giusto quattro mesi.

“Le consultazioni del sindaco non servono a spartire posti”. “Una cosa è certa – conclude Siciliano – le consultazioni avviate dal sindaco Domenico Messinese non sono finalizzate ad intese politiche o a spartizioni di posti di sottogoverno. L’intenzione dell’amministrazione è di informare tutti i partiti rispetto a quanto già fatto e a quanto ancora c’è da fare per la città”. Certo, se le due forze politiche principali, a capo degli opposti schieramenti di centrodestra e centrosinistra, “sputano” sulla poltrona di amministratore delegato della Ghelas, una soluzione alternativa si dovrà comunque trovare. Un altro tecnico del duo Messinese-Siciliano? In questo caso, la giunta sarebbe pronta ad isolarsi di nuovo? Visti i chiari di luna, sembra un passo fin troppo azzardato. Anche perché, un amministratore, a destra o a sinistra, si può trovare. Non tutti sono puri e casti, almeno si spera.

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