La “guerra” dei rifiuti e le assunzioni di “favore”, Amato: “Fanno opposizione quelli che erano con Fasulo”

 
1
Angelo Amato

Gela. Angelo Amato e il Movimento cinque stelle non si separano. Il capogruppo, ieri, era presente in un’aula consiliare praticamente deserta, anche se la discussione sul piano economico finanziario e sulle tariffe Tari (dati i numeri) non è neanche partita. Non c’erano, invece, gli altri tre grillini Simone Morgana, Virginia Farruggia e Vincenzo Giudice. I cinquestelle non vogliono sentir parlare né di pef né di tariffe Tari aumentate e hanno preferito non partecipare alla seduta. Amato, invece, è andato in controtendenza. “Ho già chiarito con il deputato regionale Nuccio Di Paola e con Vincenzo Giudice – spiega – Virginia Farruggia e Simone Morgana, invece, erano fuori sede. Sono andato in aula non a sostenere la giunta ma a chiedere che qualcosa si muova. Con la città che è in ginocchio e tutti i settori dell’economia locale fermi, non possiamo continuare a far prevalere gli interessi dei singoli schieramenti politici. Insomma, non possiamo fare solo politica. Quella del piano economico finanziario sui rifiuti è una vicenda paradossale. Chi oggi fa opposizione e si è già schierato contro il pef, era nella maggioranza a sostegno della giunta Fasulo che ha prodotto il capitolato di appalto applicato da Tekra. Chi ha scelto di non essere in aula, fa un favore all’azienda e appoggia le proroghe. Io, in aula, sono andato per responsabilità verso i cittadini. Non è affatto vero che la giunta ha aizzato gli operai dell’azienda contro i consiglieri. Mi meraviglio soprattutto degli esponenti del Partito Democratico, che erano con Fasulo quando il capitolato d’appalto è stato definito. Adesso, invece, fanno l’opposizione. In aula, non c’era neanche il presidente Alessandra Ascia, che ha convocato la seduta d’urgenza”.

Il sospetto delle assunzioni di “favore”. Diverse voci in municipio, succedutesi nelle ultime settimane, danno Amato vicino alla giunta del sindaco Domenico Messinese e del suo vice Simone Siciliano. Un’ipotesi che allontanerebbe definitivamente il consigliere dal resto della truppa grillina. “Non sostengo la giunta e l’ho dimostrato con i fatti – continua – ho già sfiduciato il sindaco e sono il primo a dire che non è riuscito a riparare i danni nel servizio rifiuti, causati dalla precedente amministrazione comunale. Sia la giunta Fasulo sia quella Messinese hanno prodotto debiti fuori bilancio. Nel piano economico finanziario arrivato in aula, però, a differenza del passato, si fa riferimento alle gare d’appalto. Chi appoggiava la giunta Fasulo, e mi riferisco anche al consigliere del Pd Guido Siragusa, non si era accorto di cosa prevedeva il capitolato d’appalto e che cifre riportava? Come ho già sostenuto in passato, credo che l’unica vera soluzione sia la gestione diretta da parte del Comune, escludendo i privati”. Il consigliere grillino, allo stesso tempo, lancia messaggi piuttosto espliciti. “E’ tempo di finirla e di gettare la maschera – conclude riferendosi ancora alla vicenda dell’appalto rifiuti – il numero di dipendenti della Tekra è cresciuto esponenzialmente nel periodo della campagna elettorale per le amministrative di tre anni fa. E’ chiaro che ci sono state assunzioni clientelari. Purtroppo, è un sistema fin troppo diffuso, e non soltanto nel servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Basta dare un’occhiata agli incarichi che vengono assegnati in municipio a professionisti di fiducia, parenti o amici”.

1 commento

  1. La gestione diretta dei rifiuti, deve essere pubblica. È il miglior reddito di cittadinanza in assoluto, per il fatto che viene strasudato da chi lo riceve. Si dimezzano i costi da una parte, e quel 50 x cento di risparmio può essere investito in maniera più ottimale sempre per il decoro della città di Gela. Potrebbe essere un piccolo antitodo contro lo svuotamento della città. ( Ma credo che in merito, dovrebbe essere modificata qualche legge, che attualmente ne impedisce il passaggio.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here