La “guerra” del logo, Marco Tuccio: “Ho tutelato la volontà di papà”

 
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Gela. Potremmo definirla la guerra del logo. Più che delfino felice è un mammifero conteso, strattonato da una parte e dall’altra. Una lotta ideologica, per strappare l’amore di una parte della tifoseria, quella per intenderci che non guarda la categoria ma che segue ed ama la squadra ovunque.

Siamo però a livelli paradossali. Da quando la società dei Mendola ha rinunciato alla D, sancendo di fatto il terzo fallimento in meno di 15 anni, si è scatenata una sorta di caccia al titolo ed al logo del delfino.

Il Gela Fc ha solamente cambiato i colori da giallonero in biancazzurro. Il Gela Calcio srls di Cristian Paradiso ha registrato una nuova società con gli stessi colori con un logo simile a quello del 2006, con l’inserimento dell’anno 2019 e dell’aquila comunale. Ieri l’Amatori Gela di Maurizio Melfa ha ricevuto in dono dai tifosi il logo che Marco Tuccio, figlio di Angelo, presidente storico del Gela calcio, gli ha consegnato. In lega dilettanti è stato chiesto il cambio di denominazione da Amatori Gela in Gela.

Oggi l’ennesimo colpo di scena di una vicenda poco simpatica. Tornano a parlare i Mendola, che anziché spiegare il drammatico crollo dalla serie D al nulla rivendicano la titolarità di nome, colori e logo con un comunicato stampa. Si passa addirittura alla “diffida a tutte le società dall’utilizzare il logo e i colori della società SSD CITTA’ di Gela, essendo tali colori depositati presso la federazione, per cui nessuno li può utilizzare”.

A dipanare tutta questa storia ci ha pensato Marco Tuccio, persona al di sopra di ogni parte.

Marco, insieme ad Enzo Cannizzaro, ha depositato il marchio alla Camera di Commercio il mese scorso. E da quel momento nessuno può utilizzarlo. “Ho fatto prima una ricerca e non esisteva nessun marchio registrato – ha detto Marco Tuccio – ho voluto solo tutelare una cosa a cui tengo nel rispetto di papà. Forse si fa confusione tra marchio d’impresa e società giuridica”.

E Tuccio ha deciso di donarlo ai tifosi, che a loro volta hanno scelto il gruppo Melfa. Paradiso ha ragione nel difendere il nome del Gela Calcio Srls, colori e stemma ma l’Amatori potrà allo stesso modo utilizzare il delfino.

4 Commenti

  1. Hanno fatto fallire il Gela Calcio in CND e nessuno si è fatto avanti e adesso per la.prima categoria o 2 categoria si fa battaglia . Ma a chi prendere in giro. Vedere giocare una squadra in queste categorie nn ce piacere. VERGOGNA

  2. Io rimango del parere che non bisogna disperdere tutte le forze economiche messe in campo da queste tre societa ‘ ma riunirle e farne un’ unica società forte , e con programmi ambiziosi solo così GELA potrà avere una società di calcio stabile nel tempo
    anzi allargare di più la base societaria con l’ ingresso di nuovi soci

  3. Sig. Mendola da presidente di una società fallita, prima diffidare, si ripianino i debiti. Tuccio ha rinunciato alla serie C senza un centesimo di debito. Lei, purtroppo, ha chiuso con tanto da dare, e no per colpa tutta sua. Cordialmente

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