La guerra di mafia, nel processo bis Emmanuello assolto per l’omicidio Cocchiara

 
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Gela. Assolto per l’omicidio di Vincenzo Cocchiara e per il tentato omicidio di Vincenzo Lauretta. Il boss mafioso Alessandro Emmanuello, anche secondo i giudici della Corte d’assise d’appello di Catania, non avrebbe partecipato al piano di morte. Sono mancati gli elementi d’accusa per attribuirgli questi fatti di sangue, da collegare alla faida scoppiata in città tra le famiglie di cosa nostra e quelle di stidda, a cavallo tra anni ’80 e ’90. Per Emmanuello, difeso dall’avvocato Michele Fazio, un verdetto favorevole era già arrivato dai giudici della Corte di Cassazione, che avevano annullato una precedente condanna proprio per l’azione contro Cocchiara e Lauretta. Il boss, invece, è stato condannato in via definitiva per il duplice omicidio di Orazio Coccomini e Salvatore Lauretta, ritenuti tra i riferimenti principali del gruppo stiddaro. Neanche la procura generale etnea nel processo bis è riuscita ad individuare collegamenti diretti che potessero giustificare una condanna ad Emmanuello rispetto all’agguato a Vincenzo Cocchiara e Vincenzo Lauretta, che in realtà sarebbe stato il vero obiettivo dei killer.

Le motivazioni dell’assoluzione dovrebbero essere depositate entro i prossimi giorni. A chiedere la condanna, invece, sono stati i legali di parte civile (gli avvocati Carmelo Tuccio, Giovanni Cannizzaro e Giuseppe Ferrara), costituiti nell’interesse dei familiari delle vittime.

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