La maxi piantagione di marijuana a Bulala, Pasqualino rimane in carcere: non ha risposto al giudice

 
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Gela. Rimane in carcere, a Balate, il ventisettenne Agatino Pasqualino. Il giovane non ha risposto al gip. Gli agenti di polizia dei commissariati di Gela e Niscemi, insieme a quelli della mobile di Caltanissetta, lo hanno arrestato con l’accusa di aver portato avanti una vasta produzione di marijuana tra i campi di contrada Bulala. Il giovane, difeso dagli avvocati Francesco Minardi e Maurizio Scicolone, si è presentato davanti al giudice Lirio Conti, che lo ha sentito nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Pasqualino, incensurato, ha scelto di non rispondere alle domande del giudice. I suoi difensori, comunque, contestano diversi passaggi della ricostruzione investigativa, mettendo in dubbio che l’indagato abbia portato avanti l’intera piantagione. I due legali hanno chiesto una misura alternativa al carcere. Alla fine, i poliziotti, coordinati dai magistrati della procura, hanno sequestrato circa settanta chili di marijuana. L’arresto è stato convalidato.

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