La mensa dell’ospedale “non è esente da criticità”, l’Asp è pronta a privatizzarla

 
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Nella foto: la cucina dell'ospedale di via Palazzi.

Gela. L’ospedale “Vittorio Emanuele” mira a vendere la cucina e a cedere il servizio mensa. E’ stata individuata una società catanese che, da alcune recensioni in rete, non spiccherebbe per qualità dei pasti offerti. L’Asp di Caltanissetta punta sul contratto di partenariato pubblico privato e finanza di progetto per consentire ad una ditta esterna di riqualificare l’attuale servizio mensa, definito dai vertici della sanità pubblica nissena “non esente da molteplici criticità, con particolare riferimento alla qualità reale e alla qualità percepita dall’utenza”. Durante la trattativa però sarebbero stati investiti circa 100 mila euro, prelevati dalle casse della sanità pubblica territoriale.

L’idea del project financing nasce nel 2020 e si sviluppa brevemente in tre passaggi. Alla proposta inviata ad aprile di quell’anno dalla società catanese “Siristora Food&Global Service Srl” replicò, dopo appena quattro mesi, la direzione strategica aziendale, con la ratifica e l’avvio dell’iter procedurale. La nuova gestione prevederebbe la fornitura dei pasti a tutti gli ospedali del nisseno, alle Rsa ed ai Centri Diurni. Obiettivo, almeno da quanto si evince dagli atti ufficiali, sarebbe quello di ridurre i costi, superando le attuali criticità del servizio che, al solo ospedale “Vittorio Emanuele” garantisce occupazione certa per 17 famiglie: 6 cuochi e 11 addetti alla cucina.

L’iter procedurale è già giunto alla pubblicazione in gazzetta ufficiale e si appresta alle battute conclusive. Fissato il prezzo a base d’asta del servizio, per i prossimi venti anni, in euro 54 milioni che si traduce in un importo annuo di euro 225.843,75. Il procedimento, a firma del responsabile unico (Rup), Teresa Verga, ha trovato subito il consenso del management, retto da Alessandro Caltagirone e composto da Pietro Genovese (direttore amministrativo) e Marcella Santino (direttore sanitario). Sono stati loro a ordinare l’immediata pubblicazione alla Gurs.

La notizia, secondo indiscrezioni di corsia, starebbe creando malumori tra gli addetti ai lavori. Sarebbero preoccupati anche per la stabilità occupazionale pur non avendo mai accusato reali lamentele. Infatti, il servizio mensa al “Vittorio Emanuele” non è mai finito al centro di segnalazioni per scarsa qualità dei pasti ma per furti e cattive abitudini di alcuni operatori, intercettate dagli organi inquirenti e balzati agli onori della cronaca.

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