La paga bisogna restituirla, almeno in parte: nessuno denuncia nei supermercati

 
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Gela. Nessuno parla, nessuno denuncia ma molti si lamentano. Neanche il sindacato, senza chiare segnalazioni, riesce a muoversi o ad avviare iniziative. Gli scioperi si contano sulla punta delle dita di un’unica mano.

Nonostante ciò, in diversi supermercati cittadini la richiesta di restituzione di quanto dovuto ai dipendenti per la copertura degli assegni familiari sembra diventare un’abitudine consolidata.
Ovvero, il titolare dell’attività rilascia la busta paga, con tanto di assegni familiari ricompresi nelle voci calcolate, ma il dipendente sa benissimo che quella parte dovrà essere restituita appena incassato lo stipendio. Alla fine, la busta paga effettivamente percepita si dimostra molto più leggera di quella rilasciata. Tanti sanno ma nessuno parla. Quindi? Si continua nella stessa direzione. Non mancano i casi ma latitano le segnalazioni. Le uniche che riescono a trapelare arrivano da lavoratori che hanno già chiuso il loro rapporto con il datore di turno. Gli altri, invece, temono, qualora scegliessero di rivolgersi al sindacato, di perdere il prezioso posto.
La pratica della busta paga alleggerita è, negli ultimi anni, travalicata tanto da diffondersi ben oltre gli ingressi di supermercati e market vari. Il sindacato, come più volte ribadito dai rappresentanti della Filcams Cgil e non solo, continua ad avere le mani legate.

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