La piaga amianto, i lavoratori a Di Paola: “L’Ars riconosca i nostri diritti”

 
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Una manifestazione dei lavoratori esposti all'amianto

Gela. Da anni, ormai, reclamano diritti previsti dalle leggi in materia. I lavoratori esposti all’amianto, questa volta, cercano di ottenere risposte dalla Regione, cercando la sponda del deputato grillino Nuccio Di Paola. Un incontro tra lavoratori aderenti alla sezione locale dell’Osservatorio Nazionale Amianto e lo stesso deputato all’Ars si è tenuto negli scorsi giorni. I capisaldi sono due, l’accesso ai benefici anche per operai esposti alle fibre killer, che però non siano riusciti a presentare la domanda entro il 2005, ma anche la copertura di tutte le tutele previdenziali per quei lavoratori che hanno già ottenuto il riconoscimento di malattie professionali ed esposizione all’amianto. “La legge – dice il presidente della sezione locale dell’Ona Salvatore Granvillano – parla chiaro. Gli operai che hanno ottenuto il riconoscimento dell’esposizione all’amianto non possono accedere a siti contaminati. Se dispongono di tutti i requisiti, devono andare in pensione”.

La vicenda amianto. Il deputato regionale grillino ha detto sì all’incontro, anche per acquisire dati e informazioni da portare a Palermo. “Sto raccogliendo ciò che è necessario – spiega – è stato molto utile l’incontro con i lavoratori dell’Ona. Adesso, cercherò di sviluppare il tema, anche in commissione ambiente all’Ars. Sono lavoratori che reclamano un loro diritto”. Molti di questi operai, per decenni esposti all’amianto, a cominciare da quelli della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore, spesso devono sobbarcarsi lunghe cause civili, nel tentativo di vedersi riconoscere ciò che gli spetta. “Purtroppo, dobbiamo combattere anche contro gli istituti previdenziali – conclude Granvillano – che arrivano ad impugnare i verdetti favorevoli ai lavoratori. Così, i tempi del procedimento civile si allungano a dismisura, mentre tanti operai, ancora oggi, scoprono di essere affetti da gravi patologie”.

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