La presunta violenza sessuale su una diciottenne, l’indagato va ai domiciliari

 
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Gela. Proseguono le indagini dopo la presunta violenza sessuale, denunciata da una diciottenne, alle prime luci dell’alba di domenica finita al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele. Il ventiduenne arrestato dai carabinieri, questa mattina, è stato sentito dal giudice delle indagini preliminari nel carcere di Balate. Il fermo è stato convalidato, come chiesto dai pm della procura. Il gip, però, gli ha concesso gli arresti domiciliari. Sono tanti i punti da chiarire nell’intera vicenda, iniziata, in base a quanto ricostruito, dopo una nottata che la giovane, insieme a tre amiche, ha trascorso in una discoteca della città. Probabilmente provata dall’alcol, avrebbe poi preso coscienza di quanto le stava accadendo, chiedendo alle amiche di accompagnarla in ospedale.

L’incontro tra le giovani e il ventiduenne sarebbe avvenuto nella zona di Cantina Sociale. L’indagato, a bordo dell’auto sulla quale era rimasta solo la diciottenne, si sarebbe allontanato e in quel lasso di tempo si sarebbe concretizzata la violenza. Ricostruzioni al vaglio degli inquirenti, che proseguono le indagini, valutando quanto ritrovato nell’abitacolo dell’auto. La giovane e la famiglia hanno deciso di seguire le indagini e l’intero procedimento, dando mandato agli avvocati Stefania Valente e Rocco Cutini.

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