La protesta dell’indotto si amplia, lo spettro dei tagli per oltre sessanta operai della Sudelettra FOTO

 
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Gela. Quinto giorno di protesta per i lavoratori di Elettroclima snc e Nuova X Gamma.

La Sudelettra verso nuovi tagli? I presidi organizzati dai lavoratori lungo i due varchi stradali di accesso alla fabbrica Eni di contrada Piana del Signore vengono mantenuti. Nelle ultime ore, però, è arrivato il sostegno di altri operai dell’indotto. Adesso, una nuova possibile “grana” sociale si chiama Sudelettra. L’azienda che conta più di sessanta dipendenti ha concluso sia la cassa integrazione ordinaria sia quella straordinaria.
A questo punto, i manager non escludono neanche l’ipotesi della mobilità, classica anticamera al licenziamento. Domani, all’ufficio provinciale del lavoro di Caltanissetta, si terrà un vertice con le sigle sindacali dei metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm. Se non dovessero aprirsi nuovi spiragli di trattativa, allora il fronte Sudelettra diventerà sempre più caldo. Non a caso, in attesa del vertice, molti operai dell’azienda si sono recati ai presidi per sostenere la protesta dei loro colleghi di Nuova X Gamma ed Elettroclima snc. 

Ex Procontrol, Antares, Nuove Strade…il fronte della protesta si allarga. Ma alla protesta si sono aggiunti anche i lavoratori inseriti nel famoso bacino di disponibilità previsto in un accordo sindacale ratificato quasi tre anni fa e mai entrato veramente in vigore, quelli della ex Procontrol e dell’Antares insieme agli edili della Nuove strade 2001, già acquistata dalla Df costruzioni stradali rimasta a sua volta priva di commesse. Così, la protesta dell’indotto Eni si allarga a vista d’occhio e la mobilitazione potrebbe causare ulteriori conseguenze. Sembra difficile, infatti, individuare spazi di soluzione, almeno in questa fase di conversione della fabbrica Eni a green refinery.

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