La rabbia dei lavoratori in aula, “volano” le bollette non pagate degli operai dell’indotto

 
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Gela. Consiglio comunale infuocato dalla protesta sociale.

La rabbia dei lavoratori. Si doveva discutere della crisi politica tra il Movimento 5 Stelle e la giunta e invece gli operai dell’indotto hanno mostrato le bollette ancora non pagate. “Non riusciamo più ad andare avanti”, hanno urlato in aula. La rabbia è esplosa anche per gli ex lavoratori del trasporto speciale disabili. “Ci avete tolto il lavoro – si sono rivolti al sindaco e agli assessori in aula – dovete darci risposte. Non abbiamo i soldi neanche per mangiare”. La serata è decisamente movimentata. Alcuni lavoratori del servizio trasporto hanno cercato di raggiungere il banco occupato dal primo cittadino Domenico Messinese.

Scontro in aula Siragusa-Bonura. Nonostante l’altissima tensione, il dibattito, all’indomani dell’incontro al Ministero dello sviluppo econonico sul caso Eni, è comunque andato avanti. Molto critico è stato il consigliere del Pd Salvatore Gallo che, delegato dalla presidenza del civico consesso, avrebbe dovuto partecipare all’incontro romano. “Così non è stato – ha detto lo stesso Gallo – alla riunione c’era la segretaria del sindaco ma non il consigliere delegato. A questo punto, spero che ai prossimi tavoli noi sciaqquini del consiglio comunale avremmo la possibilità di partecipare”. Per la giunta, invece, la macata ammissione alla sala di riunione sarebbe da giustificre solo in relazione alle indicazioni, inattese, arrivate dai funzionari del ministero. Ad attaccare la giunta rispetto ai risultati arrivati da Roma è stato l’esponente di Un’Altra Gela Salvatore Sammito. “Quì, c’è gente che non riesce più a pagare le bollette – ha detto rivolgendosi al sindaco Domenico Messinese – e lei, privo di qualsiasi riferimento politico nazionale, parla ancora di incontri e di riunioni. I fatti, però, non arrivano”. Il dibattito politico si è ulteriormente acceso quando il consigliere del Polo Civico Guido Siragusa ha sottolineato i tanti punti interrogativi usciti dal tavolo di confronto. “Si è sorvolato sulle attività d’estrazione – ha detto – a causa del prezzo del petrolio sempre più basso. Non si è precisato il numero di cantieri da avviare nè si è fatta chiarezza su cosa significhi attività di bonifica. Ho apprezzato il sindaco quando ha chiesto un impegno ad Eni sullo yard di costa ma, allo stesso tempo, non ho proprio capito l’atteggiamento tenuto dal vice presidente della Regione che sembrava cadere dalle nuvole. Così, non va bene. Evidentemente, in pochi si accorgono che in cttà è in atto un problema di ordine sociale”. Le critiche verso la presidenza della Regione hanno scatenato la reazione di Sara Bonura del Megafono. “Ma lei – è intervenuta rivolgendosi a Siragusa – dov’era quando la sua ex giunta e il suo sindacato firmavano il protocollo d’intesa? Bisogna dire la verità e invito i sindacati a riferire in aula. A me risulta che il presidente Rosario Crocetta stia cercando di fare tutto il possibile per ottenere risultati”. Un rush finale, politico, che ha praticamente spento il dibattito davanti agli sguardi, decisamente delusi, degli operai presenti in aula.

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