La rabbia di Tuccio: “Prendono soldi usando strutture pubbliche e fanno la guerra al Gela”

 
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Gela. Irritato, amareggiato, deluso. Non si aspettava una levata di scudi contraria il patron del Gela Angelo Tuccio alla sola idea che possa avere in affidamento lo stadio Presti. Abbandonato da anni ma ovviamente meglio tenerlo in condizioni pietose piuttosto che affidarlo a chi ha un progetto calcistico credibile (e lo ha  già dimostrato).

Tuccio reagisce male, malissimo. Forse un po’ troppo di impulso a nostro avviso ma va compreso. Mette a rischio la serie D (sarebbe clamoroso) e minaccia di mandare tutto a gambe all’aria. Siamo convinti che alla fine non lo farà per due motivi: 1) la giunta intende dare seguito alla mozione di Scerra: 2) la stragande maggioranza dei tifosi ritengono quasi ovvio affidare lo stadio alla società che sta programmando il ritorno in serie C. D’altra parte non ci risulta che oltre al Siracusa al Di Simone giochi il Priolo, o l’Atletico Catania al Cibali e la Parmonval alla Favorita o il Paceco al Provinciale di Trapani. Perché osteggiare un club che rappresenta la storia della città? Gestire il Presti comporta gravi oneri finanziari. Ed allora il Comune metta mani a tutti gli impianti sportivi, verifichi convenzioni, comodati, rette, rispetto degli accordi. E poi si alzi la voce anche su associazioni più o meno no-profit che gestiscono interi immobili comunali facendo servizi privati a pagamento. Nello sport e nel volontariato. Tuccio sarà anche poco simpatico ed a volta irruento ma è credibile e lo ha dimostrato in passato. Ed allora trasparenza su tutto. Senza sconti per nessuno.

Oppure il Comune ed il Consiglio facciano in modo di rendere decente il Presti e ne regolino l’utilizzo chiedendo garanzie alle squadre che vogliono usarlo.  

Ecco la lettera-sfogo del presidente Angelo Tuccio.

“È davvero triste, perfino imbarazzante, dover assistere ogni volta al teatrino squallido offerto da chi crede che il CALCIO sia il male assoluto e che per questa ragione vada combattuto con ogni mezzo, una visione tribale degna dell’era delle palafitte.
La storia, la tradizione, le passioni e i sentimenti di migliaia di sportivi gelesi vengono puntualmente umiliati, non da un gruppo di scaricatori di porto ma da alcuni consiglieri comunali in solido con un manipolo di associazioni sportive.
Ci riferiamo alla levata di scudi contro la sola ipotesi di affidare in gestione il Presti al Gela Calcio (approvata dallo stesso civico consesso) che consentirebbe al Gela di programmarne in tempo la pulizia, le manutenzioni e le varie migliorie di cui lo stadio abbisogna da “qualche decennio” con il solo scopo di poter affrontare meglio la logistica della maggiore espressione calcistica della città e del territorio “IL GELA” che, per bravura, fortuna, testardaggine, coraggio, incoscienza, chiamatela come volete, sicuramente con tanti sacrifici, da alcuni decenni, sta portando avanti un’idea di calcio e il nome della città di Gela con una passione condivisa con migliaia di persone di Gela e non solo, che giustamente reclamano, da molti anni, uno stadio migliore, più sicuro, più confortevole, con più servizi e soprattutto più pulito ed efficiente.
Tutte cose che una gestione privata dello stadio potrebbe assicurare e che per vari motivi la gestione pubblica non ha mai saputo assicurare.
Vogliamo solamente consentire ai nostri tifosi di vivere lo spettacolo offerto dalla squadra della propria città “IL GELA” nel modo più sereno e sicuro possibile, come avviene in tutto il mondo, mentre qui a Gela, tutto è più complicato.
La mission del GELA è profondamente diversa da quella di una qualunque associazione o società sportiva minore.
Non ci teniamo proprio a fare o subire la guerra in casa da chi ha il solo interesse a scimmiottare una scuola calcio, con il solo obbiettivo di incassare la retta mensile dai genitori di tanti ragazzini con la sfacciataggine di volerlo fare anche attraverso l’uso di strutture pubbliche !
Questo si che è sicuramente illegale !
In nessuna parte del mondo civile si permette ad una società sportiva di usufruire di una struttura pubblica per fare una scuola calcio a pagamento 
Perché a Gela questo è permesso ?
Cosa c’entrano le associazioni con il Presti, vogliono fare una grande scuola calcio con una grande retta mensile ?
Non si era mai visto un tale livore solo per impedire alla squadra che regge il peso e la responsabilità di rappresentare l’intera comunità nel mondo del calcio, di potersi sviluppare e diventare più forte. Il GELA sta crescendo di categoria, di forza e di prestigio e questo da’ molto fastidio, è sempre stato cosi, nel recente passato questa guerra fratricida ha determinato perfino dolorose rinunce.
Venerdì alle 15:00 è stato convocato un CdA della società Gela Calcio per fare il punto sulla situazione, previo incontro con l’Amministrazione Comunale di giovedì, e verificare se ci sono le condizioni per partecipare con gioia al prestigioso campionato nazionale di Serie D che con tanti sacrifici e la passione di migliaia di tifosi gelesi abbiamo appena conquistato”.

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