La refezione scolastica non parte, più di sessanta lavoratrici a rischio: protesta in Comune

 
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Gela. A causa della mancata consegna dei centri di cottura, il servizio di refezione scolastica non è stato ancora avviato. La protesta in Comune. Si è tenuto ieri mattina, di fronte agli uffici dell’assessorato alla pubblica istruzione, il sit-in di protesta organizzato dalle sessantotto operatrici rimaste senza lavoro. Rappresentate da Emanuele Scicolone, segretario provinciale Filcams Cgil, e Nuccio Corallo, hanno chiesto chiarezza sul mancato avvio del servizio nonostante le innumerevoli sollecitazioni. “Di solito il servizio di refezione scolastica inizia a fine ottobre – spiega Scicolone – quest’anno, invece, sembra non voler decollare. Questo è un fatto gravissimo che crea enormi disagi – continua – sia ai milleseicento bambini che beneficiano del servizio sia alle lavoratrici che vivono in condizioni precarie. Vogliamo risposte concrete”. “Non lavoriamo dallo scorso maggio – dice Cinzia Bonafede, operatrice – e ad oggi non sappiamo nemmeno se il servizio ripartirà. Non è stato nemmeno presentato il bando per la gara d’appalto dell’anno prossimo – spiega – due mesi fa ci avevano assicurato che sarebbe stato fatto in breve tempo”. Il servizio mensa, infatti, sarebbe stato rinviato per la non idoneità dei centri di cottura degli istituti. A tal proposito, il Comune ha stanziato una somma pari a diecimila euro per i lavori di manutenzione e sicurezza delle cucine. “Il servizio di refezione scolastica ripartirà la prossima settimana – replica il sindaco Domenico Messinese – al termine delle opere di manutenzione dei centri cottura”. 

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