La resa dei conti nel centrosinistra, Pingo: “Lotta per poltrone rotte…non serve la sfiducia alla Ascia”

 
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Maria Pingo

Gela. Ha rispettato il “patto” di coalizione, pur non facendo ufficialmente parte del gruppo di centrosinistra, almeno dopo l’addio al Megafono. L’indipendente Maria Pingo ha appoggiato il candidato dem Salvatore Gallo alla vicepresidenza del consiglio comunale. Come è andata a finire, oramai, è noto a tutti. I voti hanno premiato il forzista Salvatore Scerra e bocciato la “coalizione” di centrosinistra che sosteneva il consigliere democratico. Nel turbinio successivo al “tradimento” politico, denunciato da diversi esponenti proprio del centrosinistra, Maria Pingo lancia messaggi inequivocabili. “Purtroppo, la politica, anche a livello locale, è morta – spiega – facciamo la lotta pure per prenderci le poltrone rotte. E’ chiaro che i voti decisivi per far vincere Scerra sono arrivati dal centrosinistra che, almeno sulla carta, aveva deciso di appoggiare la candidatura di Gallo. Siamo stati capaci di creare il caos per un posto che vale ben poco. Io stessa decisi di lasciarlo e, onestamente, rimango convinta di ciò che ho fatto”.

Le “lotte” interne. L’ex crocettiana, negli scorsi mesi, è stata al centro di non poche polemiche, dopo il ritiro della firma che bloccò la prima mozione di sfiducia al sindaco Domenico Messinese. Adesso, però, Pingo punta proprio ai partiti. “I chiarimenti devono arrivare all’interno dei partiti della coalizione – dice ancora – ad iniziare dal Pd. Anche la vicenda della vicepresidenza va collegata ai problemi interni di quel partito”. Allo stesso tempo, l’ex vice della Ascia, boccia sul nascere l’ipotesi di una mozione di sfiducia ai danni dello stesso presidente del consiglio comunale, da molti suoi alleati accusata di essere una dei franchi tiratori, che hanno assicurato i numeri al centrodestra, votando per Scerra. “La mozione di sfiducia alla Ascia? Dopo tutto quello che è successo con le mozioni di sfiducia al sindaco – conclude – si risolverebbe nell’ennesimo caos. Non credo sia questa la soluzione”. Nel centrosinistra che sta in consiglio comunale mancano, eccome, gli equilibri politici.

1 commento

  1. Ma di quale pd si parla? Di quello che dice di essere di sinistra e mette in atto politiche di destra? O di quello che e al governo da tempo senza essere eletto. Di quello che difende gli interessi dei piu forti e tartassa i piu deboli o di quello che si w divorato l italia e gl italiani. Siete credibili tanto quanto lo fu pinocchio

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