La “rivoluzione” della canapa, come creare occupazione garantendo la sostenibilità ambientale

 
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Lo sviluppo economico della città potrebbe essere rappresentato dalla reintroduzione della coltura della canapa. La stessa, secondo Paolo Guarnaccia, ricercatore presso l’università di Catania, potrebbe garantire occupazione per l’intera popolazione gelese con un investimento da 7 milioni di euro. L’idea è di realizzare una filiera corta della canapa creando un campo sperimentale a Ponte Olivo. In questa circostanza si lavora per fare nascere un vero e proprio polo tecnologico destinato alla riconversione dell’economia gelese puntando su temi legati alla sostenibilità e al biologico. Il progetto è dell’imprenditore David Melfa che parla di illimitate opportunità lavorative con un impatto ambientale assolutamente sostenibile. “Noi non vendiamo semplicemente prodotti ma uno stile di vita – spiega Melfa – Si tratta di un’idea di sviluppo che parte dall’alimentazione e arriva alle scelte energetiche, al riciclo di materiali, alla salute, al benessere personale e sociale”. La reintroduzione della coltivazione della canapa a Gela è stata l’oggetto del convegno “Canapa industriale, possibili sviluppi per la Piana di Gela” che ha permesso di parlare di qualità organolettiche, cosmesi, proprietà alimentari e terapeutiche di una pianta che oggi soffre gli alti costi di importazione e produzione in Romania. L’amministrazione comunale è intervenuta col vicesindaco Simone Siciliano annunciando il proprio interesse. 

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