La “roulette” dei centri commerciali mai realizzati in città, una vasta area finisce all’asta

 
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Gela. Finisce all’asta e saranno i giudici civili e i professionisti già delegati ad occuparsi della vicenda che si lega all’aggiudicazione

di una vasta area, in contrada Spadaro, lungo la statale 117 bis Gela-Catania, praticamente alle porte della città.

L’ipotesi centro commerciale. L’area, da circa cinquantamila metri quadrati, è al centro di una procedura di espropriazione immobiliare. I creditori, in questo modo, cercheranno di rientrare rispetto alle somme pretese. La vasta estensione di contrada Spadaro è ricompresa tra le poche aree già classificate come commerciali, destinate alla realizzazione di grandi strutture di vendita. Non a caso, il prezzo a base d’asta è di quasi due milioni e mezzo di euro. Da anni, quasi tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida della città hanno cavalcato i “sogni” di un centro commerciale, principalmente per andare incontro alle richieste che arrivavano dalla “pancia” del loro elettorato. In realtà, con l’affossamento del nuovo Piano urbano del commercio, che era già stato definito dalla commissione comunale sviluppo economico durante la sindacatura Fasulo, e con le associazioni di categoria mai del tutto convinte dall’ipotesi centro commerciale, tutto è rimasto fermo, a partire dalle grandi manovre di proprietari e costruttori. L’area di contrada Spadaro finita all’asta venne classificata come commerciale, in variante al vecchio piano regolatore generale e fu inserita nel piano urbano del commercio risalente a tredici anni fa. Le buste d’offerta, se presentate, dovrebbero essere aperte e valutate a maggio.

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