La sfiducia è una storia chiusa? Tutt’altro…dopo le elezioni grillini pronti a ripartire: “Pure nel centrosinistra tanti non hanno gradito”

 
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Gela. La sfiducia al sindaco e ai suoi assessori? Solo rinviata.


Il capitolo sfiducia non è chiuso. Dopo il flop della firma saltata, con il passo indietro last minute del consigliere comunale Maria Pingo, i grillini sembrano non aver per nulla ammainato la bandiera, anzi. “Per ora – dice il consigliere comunale del Movimento cinque stelle Virginia Farruggia – aspettiamo l’esito delle elezioni regionali. Poi, però, per noi il tema della sfiducia dovrà nuovamente essere discusso. Questa giunta ha dimostrato di essere inadeguata”. I grillini, quindi, tra i primi firmatari della mozione saltata, non fanno passi indietro davanti a quella che, due anni fa, era la loro giunta.

Una storia politica finita nell’arco di pochi mesi, ma che i consiglieri comunali a cinquestelle vorrebbero mettere definitivamente in soffitta. Il “sacro” fuoco della sfiducia, almeno tra le fila grilline ma anche tra i banchi del centrodestra, non è del tutto spento. “Da quanto mi risulta – dice ancora Farruggia – anche nel centrosinistra non tutti hanno condiviso la scelta del presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia che, con il ritiro della firma da parte di Maria Pingo, ha deciso di non convocare la seduta per discutere la mozione di sfiducia”. L’esito elettorale sarà sicuramente cruciale. Un successo grillino o del centrodestra potrebbe riaprire le danze e, questa volta, far arrivare davvero la mozione di sfiducia in aula. Prima, le urne dovranno parlare e, poi, si vedrà.

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