La sorveglianza speciale chiesta per l’ambientalista Di Blasi, la difesa produce nuovi documenti per opporsi alle accuse

 
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Gela. Nuova documentazione per opporsi alla richiesta di sorveglianza speciale che incombe sull’ambientalista Saverio Di Blasi, da anni autore di denunce su quanto accade in città

e non solo sul fronte dell’inquinamento.

Nuovi documenti prodotti. Proprio Di Blasi e il suo legale di fiducia, l’avvocato Salvo Macrì, hanno ampliato gli atti che serviranno alla valutazione finale del giudice del tribunale delle misure di prevenzione di Caltanissetta. Il pubblico ministero non si è opposto alla produzione della difesa. Tutto nasce da note arrivate dalla questura di Caltanissetta, attraverso le quali i funzionari di polizia individuerebbero Di Blasi come un “soggetto pericoloso”. Segnalazioni e denunce, quelle presentate negli anni da Di Blasi, che hanno consentito l’avvio di diverse indagini, sia a livello ambientale sia su possibili abusi amministrativi e burocratici. A questo punto, il giudice dovrebbe emettere il proprio verdetto il mese prossimo, quando anche Di Blasi verrà comunque sentito in aula. La richiesta formulata ai suoi danni è di tre anni di sorveglianza speciale.

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