La stangata della Corte dei Conti, bloccate le spese straordinarie: i consiglieri, “situazione grave”

 
3

Gela. La stangata arrivata dalla Corte dei Conti si fa sentire, eccome. A Palazzo di Città, sotto accusa sono soprattutto dirigenti e amministrazione comunale. I magistrati contabili, mettendo gli occhi sul rendiconto 2015, sul previsionale 2016/2018 e sul rendiconto 2016, hanno accertato una serie di anomalie e possibili irregolarità gestionali. La luce rossa si è attivata soprattutto sui capitoli rifiuti e royalties. Questa mattina, in municipio, alla conferenza dei capigruppo convocata d’urgenza dal presidente dell’assise civica Alessandra Ascia, c’erano praticamente tutti. Il sindaco Domenico Messinese, i revisori dei conti, il dirigente al bilancio Alberto Depetro e il segretario generale Salvatore Pignatello. Si è visto pure il vicesindaco Simone Siciliano, ma nessuno l’aveva convocato e quindi non ha potuto partecipare al dibattito. “La situazione è molto grave”, questo il commento più diffuso tra i consiglieri. I magistrati della Corte dei Conti hanno dato sessanta giorni di tempo per rientrare e approvare misure correttive che mettano al riparo le casse del Comune, mai così esposte. Sui rifiuti è ancora gelo assoluto tra giunta e consiglio comunale. Scoppia anche un’altra grana. Non sarebbe stata proposta alcuna opposizione ai decreti ingiuntivi fatti pervenire dai legali della Tekra, l’azienda campana che gestisce in proroga il servizio di raccolta e smaltimento. I manager campani chiedono al Comune somme per quasi undici milioni di euro, legate ai servizi aggiuntivi svolti su richiesta della giunta e che devono ancora essere coperti. Per i consiglieri Carmelo Casano e Guido Siragusa, la mancata opposizione rappresenterebbe una scelta a danno degli interessi dell’ente. “L’amministrazione comunale – dice Casano – deve rendere conto di quanto deciso. E’ molto grave che non siano stati opposti i decreti ingiuntivi, adesso diventati esecutivi. Allo stesso tempo, ritengo che come organo politico non sia compito del consiglio intervenire su vicende gestionali”.

Rifiuti e royalties. Insomma, da qualche parte i soldi bisognerà prenderli per pagare Tekra. Il settore bilancio sta cercando di correre ai ripari. Con una nota, inviata a tutti gli uffici del municipio, il dirigente Depetro chiede agli altri funzionari di predisporre un prospetto dei debiti fuori bilancio che gravano sui rispettivi settori. Un monitoraggio, ma anche il blocco di qualsiasi impegno spesa, ad esclusione di quelle previste dalla legge. I magistrati della Sezione di Controllo della Corte dei Conti, nella loro deliberazione, hanno infatti già sanzionato l’ente imponendogli il blocco di tutte le spese straordinarie. Si chiudono i cordoni di una borsa già piuttosto leggera. “E’ gravissimo che, fino ad oggi – dice il capogruppo di Noi con l’Italia Vincenzo Cirignotta – non ci siano cifre certe sulla massa debitoria che grava sul Comune ma anche sulle passività. Vanno subito approvati il consuntivo 2017 e il previsionale 2018, oltre alla misure correttive, chieste dalla Corte”. Le eventuali misure dovranno comunque passare dal consiglio comunale. Tanti punti interrogativi anche sul versante del contenzioso giudiziario, altro masso che si abbatte spesso su Palazzo di Città. “Vanno accertati i numeri e l’effettiva capacità di sostenere i giudizi – spiega il presidente della commissione bilancio Romina Morselli – adesso, è giunta l’ora che le nostre convocazioni non vengano più disertate”. Tra i buchi neri nella gestione del municipio, c’è quello delle royalties estrattive. Una massa di denaro che si è ridotta ai minimi, dato che Eni ha drasticamente rivisto le proprie attività sul territorio. Soldi che i tecnici del Comune hanno spesso usato per coprire la spesa corrente. I giudici della Corte dei Conti, però, hanno stroncato questa consuetudine gestionale. “Abbiamo presentato in aula un dettagliato atto di indirizzo, nel 2015 – dice il dem Guido Siragusa – si prevedevano capitoli precisi da coprire con i soldi delle royalties. Di tutto questo l’amministrazione non ha tenuto conto. Mi meraviglio, comunque, che su questa vicenda ma anche su quella dei rifiuti, l’apparato burocratico del Comune non intervenga o, addirittura, si limiti a difendere le scelte della giunta”. Il sindaco Domenico Messinese, invece, ha cercato di smorzare i toni, parlando di miglioramenti rispetto al passato. Miglioramenti che non risultano, invece, ai magistrati contabili, che hanno severamente bocciato la gestione dei conti in municipio. Totalmente contrariati dalle scelte amministrative, anche i grillini del Movimento cinque stelle. Morgana e Amato hanno contestato le decisioni dell’amministrazione comunale, a partire da quelle sui rifiuti, che avrebbero prodotto lo squilibrio nei conti. Anche l’ex presidente della commissione bilancio Angela Di Modica ha ribadito di aver più volte indicato possibili soluzioni, ma senza che la giunta le prendesse in considerazione. Una riunione fiume che non risolve il gravissimo stato dell’arte dei numeri del municipio, adesso pure privi di un assessore, dopo la dipartita di Fabrizio Morello. Spese straordinarie bloccate e debiti ancora da definire. La strada della giunta ter del sindaco Domenico Messinese è tutt’altro che lastricata “d’oro”.

3 Commenti

  1. Ecco dove siamo arrivati con le allegre Amministrazioni ,il tutto ricadrà sulle spalle dei cittadini Poveri Gelesi e non dovi vi hanno e ci hanno portato Tutti sono responsabili perchè incapaci di amministrare la cosa pubblica un’indagine seria che non guarda in faccia nessuno dovrebbe portare in galera chi ne stato responsabile,

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here