La Tekra licenzia 15 operatori, i sindacati impugnano il provvedimento

 
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Gela. La Tekra intende licenziare 15 lavoratori. I sindacati FIit-Cisl e Uil Trasporti hanno contestato la procedura di licenziamento. Un provvedimento ritenuto ingiustificato secondo quanto previsto dal capitolato speciale d’appalto.

L’impresa affidataria del servizio si era impegnata ad utilizzare i lavoratori già impiegati nel servizio e, quindi ad assumere un numero di 125 unità. Luca Faracim responsabile provinciale dell’Usb lavoro privato, ha sottolineato come ad oggi nel cantiere di Gela risultano in servizio solo 104 unità a fronte delle  125 indicate nel Capitolato speciale d’appalto e necessarie a garantire i servizi essenziali ed al netto di quelli aggiuntivi.

La Tekra S.r.l. per conto del Comune di Gela deve disporre inoltre un servizio di spazzamento manuale con 25 operatori solo nei giorni feriali e meccanico per 420 km settimanali feriali e 30 km nei giorni festivi.

“Appare evidente che le unità attualmente impiegate (104) inferiori già per numero a quelle contrattualmente indicate, e, quindi non impiegabili per lo svolgimento di ulteriori servizi aggiuntivi, rappresentano un numero di unità attualmente sotto organico e per questa ragione non in grado di assicurare la continuità e completezza di tutti i servizi indicati nel capitolato”.

La Tekra ha aperto la procedura di mobilità mentre il sindacato ha inviato la contestazione per conoscenza anche alla competente Procura, affinché valuti anche “potenziali profili di illegittimità nella condotta della società campana”.

Anche con riferimento a i trasferimenti o la trasferta del personale addetto al cantiere di Gela, il sindacato ne chiede l’annullamento per violazione, da parte della Tekra,  del Contratto di lavoro .C.N.L., prorogato fino ad oggi.

I provvedimenti di trasferimento e trasferta adottati dalla Tek.r.a. sono stati assunti senza il preventivo coinvolgimento della SRR4 Caltanissetta sud, quale stazione appaltante, e senza sentire i Comuni interessati ovvero le Rappresentanze Sindacali.

Tutti i lavoratori si sono già rivolti all’Autorità Giudiziaria competente per contestare la legittimità di tali atti ed ottenerne l’annullamento.

Quotidianamente devono usare i propri mezzi, con orari di spostamento non pagati, senza percepure indennità aggiuntive, rischio stradale connesso agli spostamenti, sottrarre tempo alla propria famiglia, ulteriore stress psicologico rispetto agli altri lavoratori.

Chiesto un incontro al Prefetto di Caltanissetta alla presenza di tutte le altre sigle sindacali interessate.

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