La terribile morte di Romano, consulenti in aula: sotto verifica catasta tubi ceduta

 
0

Gela. La ricostruzione esatta della terribile dinamica dell’incidente che spezzò la vita dell’operaio trentenne Francesco Romano è al vaglio dei consulenti delle parti. Il lavoratore, allora alle dipendenze della Cosmi Sud, venne travolto e ucciso da uno dei tubi staccatosi da una catasta, collocata lungo la radice pontile della fabbrica Eni, nell’area dell’isola 6. Gli esperti, soprattutto docenti universitari, si sono alternati in aula, davanti al giudice Miriam D’Amore. Hanno analizzato le condizioni di quella catasta, usando modelli proiettati nel corso dell’udienza di oggi. Nelle loro conclusioni, hanno tracciato un quadro, anche normativo, che escluderebbe eventuali responsabilità sia nei confronti di Eni che rispetto all’azienda impegnata nel subappalto e per la quale lavorava Romano. Sono stati chiamati a testimoniare sia esperti che hanno fatto da consulenti alle difese dei manager della multinazionale sia quello indicato dai legali che rappresentano la proprietà di Cosmi Sud. Hanno risposto alle domande dei legali e del pm Luigi Lo Valvo. In entrambi i casi, in base alle loro conclusioni, sarebbero state rispettate le previsioni dei piani di sicurezza. Uno degli esperti, però, ha spiegato che le saldature ad un tratto di linea ferrata che passava dall’area della catasta non sarebbero state sicure. I tubi erano stati posizionati in quel tratto, già diversi anni prima ma nei giorni precedenti all’incidente mortale sarebbero stati movimentati. Operazioni che probabilmente ne hanno alterato la tenuta, fino a causare il distacco di quello che colpì l’operaio.

I familiari sono parti civili con gli avvocati Joseph Donegani, Salvo Macrì ed Emanuele Maganuco. A processo, sono Bernardo Casa, Ignazio Vassallo, Fabrizio Zanerolli, Nicola Carrera, Fabrizio Lami, Mario Giandomenico, Angelo Pennisi, Marco Morelli, Alberto Bertini, Patrizio Agostini, Sandro Iengo, Guerino Valenti, Rocco Fisci, Salvatore Marotta, Serafino Tuccio e Vincenzo Cocchiara. Il dibattimento va verso la conclusione, in attesa della pronuncia del giudice.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here