La violenta rissa in una comunità per minori, adesso ci sono sei indagati: un giovanissimo gelese non parla

 
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Gela. La rissa degli scorsi giorni, scoppiata in una comunità

per minori di San Cataldo, ha generato l’avvio di una vasta indagine da parte degli inquirenti.

La rissa in comunità. Sono almeno sei gli ospiti finiti sotto inchiesta, tra le ipotesi accusatorie c’è anche il tentato omicidio. A riportare le conseguenze più gravi, probabilmente anche con ferite da taglio, è stato un giovane straniero, a sua volta finito nella struttura. Tra gli accusati, c’è anche un giovanissimo gelese, in comunità dopo essere stato coinvolto nel blitz “Praesidium”, con l’accusa di aver fatto parte della presunta banda di Sant’Ippolito, ritenuta responsabile di furti, danneggiamenti e spaccio di droga. Nelle scorse ore, i sei indagati sono stati sentiti dai giudici del tribunale minorile di Caltanissetta. Il minore gelese che avrebbe avuto un alterco con la vittima dell’aggressione ha scelto di non parlare. Per il tramite del suo legale di fiducia, l’avvocato Ivan Bellanti, si è avvalso della facoltà di non rispondere. A suo carico, gli inquirenti ipotizzano solo il reato di rissa e non quello di tentato omcidio.

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