La zona della discarica Cipolla è interdetta, tutto è rimasto come prima: niente recinzioni e pecore nei terreni da bonificare

 
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Gela. L’ordinanza risale ad oltre un anno fa.


La discarica. Era il marzo 2016 quando il sindaco dispose l’interdizione di una vasta area a ridosso della discarica Cipolla, tra le contrade Brucazzi e Piana del Signore, oltre a qualla di contrada Marabusca. Per decenni, quel pozzo nero è stato utilizzato per smaltire rifiuti di ogni tipo, a cominciare dagli scarti industriali, riversati a Piana del Signore. Nonostante il provvedimento, però, tutto è rimasto esattamente come prima. L’area della discarica è liberamente accessibile. Nessuna recinzione apposta, neanche un cartello a segnalare il pericolo. Ancora più grave è che le greggi possano pascolare liberamente (come vi mostriamo nelle foto). Tutto alla luce del sole, su terreni che sono stati inseriti tra i siti industriali da bonificare, oltre a quelli già previsti nella cronologia del Sin. L’interdizione dell’area venne disposta dopo un confronto al ministero dell’ambiente. Ad oggi, però, tutto tace. In più occasioni, l’allarme è stato lanciato dalla commissione comunale ambiente e sanità, ma anche dai responsabili della Riserva Orientata Biviere, ad iniziare da Emilio Giudice che da anni partecipa ai tavoli ministeriali e regionali. La discarica è ancora lì, accessibile a tutti, la società che la gestiva è fallita da decenni, mentre le pecore pascolano ogni giorno.

 

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