L’accordo di programma? Per Siciliano è positivo: “Termini ha avuto solo 1 milione”

 
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Gela. Poche risorse dal governo nazionale e dalla Regione per l’accordo di programma, fermo a venticinque milioni di euro? Assolutamente, no. Parola del vicesindaco Simone Siciliano, che da quando è entrato in municipio ha seguito il mantra proprio dell’accordo di programma e dei grandi investimenti nell’area di crisi complessa. “Poche risorse rispetto a cosa? – ha chiesto rispondendo all’interrogazione presentata dagli esponenti di Noi con l’Italia – dai dati a mia disposizione, mi risulta che per Termini Imerese sia stato stanziato solo un milione di euro mentre per l’area di crisi complessa di Taranto sono trenta. I venticinque milioni sono solo una parte, quella che serve per gli investimenti fino a venti milioni di euro. Sono possibili risorse aggiuntive. L’immagine semplificata fornita dai quotidiani non è veritiera”. Insomma, Siciliano si autoassolve e in base alla sua ricostruzione la missione è compiuta. “L’ennesima bugia – ha replicato il capogruppo di Noi con l’Italia Vincenzo Cirignotta – ma lei, non era quello che durante una riunione nella stanza del sindaco aveva detto che i dieci milioni previsti dalla Regione sarebbero stati pochi?”. I consiglieri comunali di Noi con l’Italia sono stati molto critici anche sul fronte delle somme che il Comune incasserà dalla transazione conclusa con Enimed per il pagamento dell’Ici sulle piattaforme estrattive. Per Siciliano saranno utilizzati per risolvere “problematiche” dell’ente. Una risposta fin troppo generica, almeno stando ai consiglieri Cirignotta e Antonio Torrenti.

I grillini poco soddisfatti. Scelte amministrative bocciate, in gran parte, anche dai grillini del Movimento cinque stelle. Simone Morgana ha ribadito l’assenza di una vera strategia sul rilancio ferroviario dell’area locale, mentre l’altro grillino Vincenzo Giudice ha contestato i divieti, fissati per la giornata di mercato del martedì a Marchitello, che non consentono l’accesso ai mezzi degli insegnanti e degli alunni dell’istituto scolastico presente nella zona. L’unico punto di incontro tra grillini e Siciliano, almeno questa volta, è arrivato sul parco urbano di Montelungo. I consiglieri pentastellati sono tra quelli che sostengono le associazioni impegnate nel rilancio dell’area. Il vicesindaco ha indicato la presenza di un progetto, da cinque milioni di euro, che dovrebbe servire alla rinascita dell’intera area. Ovviamente, serviranno i soldi per coprire le spese.

Di Dio contro gli assessori. Poco feeling, invece, tra gli assessori presenti in aula e il capogruppo di Energie per l’Italia Luigi Di Dio, che invece non ha trovato adeguate le risposte arrivate sullo stato delle principali strutture sportive della città, al momento ferme per chiusura, e sugli interventi di bonifica e manutenzione del verde pubblico, tra le note stonate della gestione Messinese. L’indipendente Salvatore Sammito attenderà le mosse di giunta e Ast, dopo aver chiesto il rafforzamento del servizio di trasporto pubblico. Il capogruppo di DiventeràBellissima Vincenzo Cascino, invece, ha chiesto l’impegno vero per attivare un forno crematoio a Farello, di modo da evitare le trasferte alle famiglie di defunti che scegliessero di non essere sepolti.

Facebook e la filodiffusione da…12 mila euro. Non sono mancate scintille politiche tra Siciliano e il dem Guido Siragusa. L’esponente del Pd ha sollevato non pochi dubbi sulla gestione del profilo facebook del Comune, che a suo dire verrebbe usato come “arma” politica, per rispondere ai consiglieri e alimentare lo scontro. “Quel profilo è stato attivato dall’addetto stampa – ha replicato Siciliano – chi riscontrasse anomalie nei contenuti, può segnalarle”. Siragusa, probabilmente, scriverà alla prefettura, nel tentativo di avere maggiori delucidazioni. Lo stesso dem ha chiesto informazioni anche sul servizio di filodiffusione, da dodicimila euro, che la giunta ha dato mandato di organizzare. Servirà soprattutto a divulgare informazioni istituzionali in centro storico. “Come verrà assegnato questo servizio? – ha chiesto Siragusa – voglio escludere che sia già cucito su misura. In un momento tanto difficile, anche finanziariamente, era necessario spendere questi soldi?”. Senza l’assessore Valentino Granvillano in aula, Siciliano e Giovambattista Mauro hanno rinviato il quesito ad una prossima risposta scritta.

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