L’accusa di aver violato l’Aia della discarica, chiuso giudizio a Panebianco e Montagnino: c’è la prescrizione

 
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Panebianco si è difeso dalle accuse

Gela. Le accuse che gli contestavano sono prescritte. Si chiude il giudizio nei confronti dell’attuale commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco e del direttore tecnico della discarica Timpazzo Sergio Montagnino. Il non doversi procedere è stato disposto dal giudice Tiziana Landoni, anche su richiesta del pm Tiziana Di Pietro. Il tempo trascorso ha fatto scattare proprio la prescrizione. I due imputati, difesi dagli avvocati Renata Accardi e Sergio Iacona, si sono sempre detti estranei alle contestazioni. L’indagine partì dopo la segnalazione di presunte inosservanze dell’Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata per le attività nella discarica Timpazzo. A sollevare i primi sospetti furono tecnici della Provincia di Caltanissetta, a seguito dell’esito di sopralluoghi nel sito di conferimento.

Panebianco e Montagnino, per il tramite dei loro legali nel corso del dibattimento, hanno sempre spiegato carte alla mano tutti gli adempimenti effettuati. Per i difensori, non avrebbero mai violato quanto disposto nell’Aia ministeriale. Prima del verdetto del giudice Landoni, è però giunta la prescrizione.

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