Lame e spranghe nella rissa, cade accusa per due imputati: condanna per armi

 
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Gela. Secondo gli investigatori, avrebbero preso parte ad una rissa che negli scorsi anni si verificò nei pressi di un bar di via Generale Cascino. John Parisi e Giuseppe Di Pietro sono stati assolti da questa contestazione, ma il giudice Antonio Fiorenza li ha condannati a due mesi di arresto, per le armi che avrebbero avuto a disposizione. Con l’arrivo sul posto delle forze dell’ordine, i tanti coinvolti nello scontro si diedero alla fuga. Vennero identificati solo i due imputati. In base alle accuse, avrebbero tentato di liberarsi di una lama e di una spranga di ferro. I legali di difesa, gli avvocati Giovanna Cassarà, Davide Limoncello e Alessandra Campailla, hanno messo in dubbio l’effettiva identificazione degli accusati, che non si sarebbe basata su elementi certi. Gli imputati hanno negato la ricostruzione condotta dai pm.

Il pubblico ministero Pamela Cellura, al termine della requisitoria, ha chiesto la condanna solo per il porto di armi. Le sue richieste sono state accolte dal giudice. Si tratta di una delle prime udienze tenutasi davanti al giudice monocratico del tribunale, con la presenza delle parti. Legali e pm hanno presenziato nel rispetto di norme anti-Covid talmente stringenti che hanno quasi azzerato l’attività a Palazzo di giustizia.

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