L’amianto killer, i lavoratori dell’Ona: “Da anni denunciamo le discariche illecite”

 
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Una manifestazione dei lavoratori esposti all'amianto

Gela. Da tempo attendono che si faccia chiarezza, anche sul piano processuale, dopo le loro denunce sulla presenza di discariche di amianto all’interno della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore. I lavoratori aderenti alla sezione locale dell’Osservatorio nazionale amianto potrebbero ritornare a manifestare pubblicamente, dopo quanto accaduto in passato. “Quanto dichiarato da Emanuele Pistritto – dice Salvatore Granvillano che presiede la sezione locale dell’Ona – è certamente molto grave ma non bisogna dimenticare che come lavoratori ed ex operai della fabbrica, noi abbiamo segnalato la presenza di discariche di rifiuti pericolosi, a cominciare dall’amianto che ha fatto ammalare centinaia di colleghi”.

Da anni, il gruppo dell’Ona, coordinato a livello nazionale dall’avvocato Ezio Bonanni, spinge per ottenere il riconoscimento dell’esposizione alle fibre killer di tanti lavoratori per decenni impegnati tra gli impianti della fabbrica di contrada Piana del Signore. Fino ad ora, però, la politica ha prodotto pochi risultati mentre diversi lavoratori continuano ad ammalarsi. Sono in corso procedimenti penali (con imputati anche manager di Eni) che hanno preso il via dalle denunce dell’Ona ma che ancora sono lontani dalla conclusione.

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