L’anno che verrà

 
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Gela. Anche per noi è tempo di bilanci. Siamo giunti alla fine di questo anno con la consapevolezza di avere conquistato un ruolo importante nella comunicazione della nostra città. L’abbiamo fatto avviando una nuova televisione all-news sulla scia del quotidianodigela.it, progetto avviato 7 anni fa col collega Fabrizio Parisi.
L’innovazione è nell’avere superato i limiti del digitale terrestre, garantendo la visione in streaming di telegela in sintonia con la trasformazione avviata già dai colossi della video informazione e sfruttando l’avvento di smart-phone e smart-tv.

Non potevamo accettare passivamente la fine dell’informazione storica garantita da Canale 10 e nemmeno la fine dell’autonomia di Video Golfo, lasciando ad altri il monopolio nell’ambito televisivo. Forti dei 41 milioni di visitatori conquistati dall’11 novembre 2011, certificati da google analytics, abbiamo creato una redazione fatta di soli giornalisti. Non un dettaglio, ma una consapevolezza di avere un ruolo sociale determinante. La città saluta il 2018 accantonando il disastro politico creato dall’amministrazione dell’ormai ex sindaco Domenico Messinese. Doveva rappresentare la svolta, sarà invece ricordato come l’unico primo cittadino gelese sfiduciato dal consiglio comunale prima della fine del suo mandato. Oggi le sorti della città sono in mano al commissario straordinario Rosario Arena, l’ex colonnello della Guardia di finanza voluto dal presidente della Regione Nello Musumeci. Anche lui, ma era prevedibile, è stato capace solo di radunare davanti al municipio manifestanti per i tagli a servizi. Come il trasporto dei disabili, la mensa scolastica, sosta a pagamento, parcheggi multipiano chiusi, gestione idrica, stadio “Presti” chiuso da 10 mesi. Non dimentichiamo l’inerzia davanti alla decisione scellerata di Rosalba Panvini, commissario del Libero consorzio di Caltanissetta, di vendere e non aprire al pubblico, il Palalivatino e il kartodromo.
Mi piace sottolineare la vivacità dei concittadini sempre positivi e capaci di sopperire all’assenza di una politica efficace. Hanno abbellito cortili e vie principali, investito in nuove attività commerciali e alzato la voce per la tutela di beni archeologici e contro l’inquinamento del territorio. Il 2019 porterà una nuova amministrazione, ma anche l’avvio della fabbrica ecologica con la quale l’Eni dovrà dare risposte occupazionali e di sviluppo al territorio. A noi non è piaciuta la campagna avviata da Jacopo Fò con fondi del colosso energetico.

A Gela i protagonisti devono essere sempre i gelesi. A tutti i livelli. L’augurio è di fare rete e rimanere uniti nel bene della collettività sin dal primo giorno del nuovo anno. Auguri ad ognuno di voi.

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