“Lascio la città”, lo sfogo del gioielliere rapinato e preso a pugni da cinque balordi

 
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Gela. “Lascio la città. Siamo abbandonati al nostro destino”.

Con queste parole Rosario Gueli, commenta la rapina subita questa mattina da cinque malviventi all’interno della sua attività commerciale di via Cairoli, a pochi metri dalla postazione dei carabinieri di piazza Roma. “Hanno agito in cinque – racconta scosso il commerciante – erano incappucciati.

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Due rapinatori hanno cercato di immobilizzarmi. Un altro mi ha colpito alla testa con un pugno. Non parlavano e non ho potuto nulla per evitare che alleggerissero la gioielleria. Avevo aperto la cassaforte per aggiornare le vetrine”. L’irruzione è avvenuta questa mattina alle 9 nella gioielleria al civico 211 di via Cairoli, arteria cittadina del centro storico parallela al corso principale.

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“I ladri erano entrati in azione anche a febbraio – racconta Rosario Gueli – Nonostante il suono dell’allarme riuscirono ad allontanarsi indisturbati con la refurtiva, portando via ogni prezioso. Non è possibile pensare di andare avanti in questa città. Chiudo a vado via. Qui c’è in ballo anche la sicurezza personale.

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Solo per una fortuita coincidenza, al momento dell’irruzione dei cinque balordi, mi trovavo solo in negozio”. Sul posto, dopo la rapina, si sono portati i carabinieri del locale reparto territoriale il cui intervento è stato sollecitato dallo stesso titolare della gioielleria. “I militari dell’arma hanno acquisito le registrazioni del sistema di videosorveglianza – conclude il gioielliere – Spero possano risalire ai malviventi”.  

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