“L’assessore è Gnoffo non Caci”, Fi: “Consigliere invade campo…troppo presenzialismo”

 
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Mancuso, l'assessore Gnoffo e i consiglieri Luigi Di Dio e Carlo Romano (immagini di repertorio)

Gela. Ormai, è un braccio di ferro che sta sconquassando la maggioranza del sindaco Lucio Greco. I forzisti non credono alla versione del consigliere Valeria Caci e rilanciano, dopo le parole dell’esponente del Popolo della famiglia, che ieri su questa testata ha parlato di “piccolezza politica”, rivolgendosi all’assessore azzurro Nadia Gnoffo. “Piccolezza politica la Gnoffo? Il consigliere Caci continua ad offendere – dicono i forzisti Luigi Di Dio e Carlo Romano – come sostenuto dai dirigenti scolastici e da altri esperti del settore, l’assessore si è messa a disposizione delle famiglie per trovare una soluzione per i bambini che sicuramente non possono trovarsi a fare attività didattiche in un luogo non autorizzato e non adeguato alle loro esigenze. Si sta sobbarcando un problema che abbraccia tutti i settori, a partire dai lavori pubblici e dal patrimonio. È intervenuta per risolvere questa situazione in favore delle famiglie e per garantire loro una sistemazione sicura e adeguata”. In maggioranza, però, sembra non esserci spazio per arrivare ad una “tregua” tra forzisti ed esponenti del Popolo della Famiglia, che invece sostengono la posizione del consigliere Caci e hano chiesto una verifica politica.

“Probabilmente, ha voglia di presenzialismo, di invadere il campo, nello scontro istituzionale che lei stessa ha determinato – dicono ancora riferendosi al consigliere Caci – scordandosi che l’assessore è Gnoffo e non lei. Sulle sue competenze, sul lavoro fatto nella precedente amministrazione, quando era assessore all’istruzione, non c’è nulla da dire. Se il consigliere Caci rispettasse i ruoli e ognuno svolgesse il proprio compito, questi inconvenienti non si verificherebbero”.

2 Commenti

  1. Andate tutti a casa !!!! Ancora sto babbi gilisi e u sinnucu vanno appressu o milucchisi. Vergognosa e malafiura . La nave Greca No ai benedettini.

  2. E’ innaturale che una nave possa essere allocata nei locali dell’ex convento delle benedettine, alias ex ospedale, in locali tetri e poco luminosi. le barche amano il mare e quindi loa luce e gli spazi enormi. comunque come sede provvisoria vedrei bene la chiesa sconsacrata di San Giovanni Battista, locale per il cui rudere si sono regalati alla chiesa cattolica, alias vescovo, un sacco di soldi (si dice un milione di euri) e tanti altri se ne sono spesi per ristrutturarla e renderla fruibile per qualche sporadico evento.

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