L’attentato al bar “Belvedere”, Comes al riesame: è ritenuto l’incendiario che ha colpito

 
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L'azione è stata ripresa dai sistemi di videosorveglianza

Gela. Per gli inquirenti ci sarebbe lui dietro al rogo che ha letteralmente devastato il bar “Belvedere” di viale Mediterraneo. Il ventiquattrenne Vittorio Graziano Comes davanti al gip ha però escluso di essere l’incendiario ripreso dai sistemi di videosorveglianza della zona. La misura della custodia cautelare in carcere è stata confermata. Il difensore, l’avvocato Elio Lembati, ha deciso di rivolgersi comunque ai giudici del riesame di Caltanissetta. Saranno i magistrati nisseni a valutare gli elementi difensivi che verranno esposti. I carabinieri sono arrivati a Comes dopo indagini avviate all’indomani del devastante rogo.

In base a quanto ricostruito dai militari e dai pm della procura, sarebbe stato proprio il giovane ad appiccare le fiamme dopo aver forzato il lucchetto che chiudeva l’ingresso dell’attività commerciale. Sono state analizzate le immagini dei sistemi di videosorveglianza. Accertamenti hanno riguardato l’auto usata per arrivare sul posto, che corrisponderebbe a quella nella disponibilità dell’indagato. Sono stati sequestrati anche gli attrezzi probabilmente usati per forzare l’ingresso del bar.

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