Lavoratori senza stipendi e futuro nero per l’Ipab “Aldisio”, Giudice: “Che piani ha la giunta?”

 
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Nella foto Ignazio Giudice, segretario provinciale Cgil.

Gela. Avrebbe dovuto convocare un vertice entro il 15 maggio. Il sindacato, però, non ha più notizie del primo cittadino Domenico Messinese, mentre i lavoratori dell’Ipab Aldisio aspettano trentaquattro mensilità arretrate. Una situazione sempre più difficile e, allo stato attuale, sono solo cinque gli anziani ospitati. C’è il serio rischio che la struttura pubblica debba cedere il passo, magari a vantaggio dei privati che negli ultimi anni si sono presi fette importanti del settore? “La Cgil – dice il segretario generale Ignazio Giudice – prende atto degli sforzi profusi da chi dirige la struttura, quindi da don Giovanni Tandurella, ma è chiaro che questi sforzi non possono risolvere definitivamente i tanti problemi che negli anni abbiamo segnalato pubblicamente, nelle sedi competenti e non sappiamo più dove”.

Per il sindacato, la crisi nera dell’Ipab Aldisio sarebbe conseguenza diretta delle non scelte politiche. “Noi vogliamo capire fino in fondo il piano industriale del Comune per il presente dell’Ipab – dice ancora Giudice – unica realtà pubblica in grado di ospitare gli anziani della città, l’unica realtà pubblica convenzionata con Asp e Regione. Non consentiremo alla provata superficialità delle istituzioni di far morire un bene pubblico così ricco di storia e valori, di calpestare i diritti dei lavoratori e far finta che il problema non esiste. La Cgil si è opposta in passato e lo continuerà a fare. Da come si trattano gli anziani e i bambini, si comprende la qualità dell’agire amministrativo”.

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