Lavorava in cantieri appaltati dalla Saipem, un malore in Messico ha stroncato Emanuele Nastasi

 
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Gela. Era impegnato, in trasferta, all’interno di cantieri appaltati in Messico dal gruppo Saipem. Sarebbe stato colto da un infarto fulminante l’operaio sessantaquattrenne Emanuele Nastasi. Si trovava in centro America per conto dell’azienda Sicilsaldo. Un contratto a termine, come più volte gli era capitato, con l’obiettivo di sostenere alcuni mesi di lavoro. Questa volta, però, il malore che lo ha colpito non gli avrebbe lasciato scampo. Attoniti colleghi e titolari delle aziende presenti nel cantiere messicano. Nastasi, infatti, era un operaio d’esperienza, da anni impegnato nel settore. Sono stati i medici messicani a constatarne il decesso. La sua salma non è ancora stata trasferita in Italia.

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