Lavori consortile ripresi, una proroga per completare l’opera appaltata

 
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I cantieri del consortile

Gela. L’attività nel cantiere, come indicato dal rup ad ottobre, è “concretamente ripresa” nell’area est. I lavori del progetto per il raddoppio della linea di trattamento biologico del depuratore consortile si erano fermati per un lungo lasso di tempo, tanto da aver condotto il senatore Pietro Lorefice ad attivare la procedura di accesso agli atti negli uffici della Regione. Sicuramente, il percorso di questo importante cantiere, finanziato con fondi pubblici, non è stato immune da stop e verifiche, compresa quella per l’aggiornamento dei prezzi. Il senatore fece anche riferimento all’inchiesta giudiziaria che toccò alcuni imprenditori della società che ha ottenuto l’appalto. Dalla documentazione del dipartimento regionale acqua e rifiuti, che in questi ultimi giorni ha emesso provvedimenti relativi ai lavori, emerge però che l’attività è ripresa. L’azienda incaricata, la Nurovi srl, ha fatto anche richiesta di disapplicazione totale “delle penali maturate” per i ritardi. Rispetto ad una serie di fattori contrattuali, i funzionari del dipartimento hanno chiesto pareri all’Avvocatura dello Stato.

Già a novembre, il rup ha comunque ritenuto di dover concedere una proroga di 211 giorni per l’ultimazione dei cantieri. Con l’ultimo decreto appena rilasciato, il servizio 1 del dipartimento ha autorizzato lo sblocco dei fondi per il pagamento ad una subappaltatrice e inoltre per quello delle ultime fatture rilasciate da Nurovi. L’ammontare complessivo dell’appalto ha un valore non inferiore ai sette milioni di euro. Tre anni fa la commissione parlamentare di indagine sul ciclo dei rifiuti ha effettuato ispezioni sia nell’impianto di Macchitella sia al consortile della raffineria. Il raddoppio è un’opera considerata strategica per il sistema locale della depurazione delle acque.

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