Lavori nuovo porto dal 2020, vertice in prefettura: “Servono però date certe su dragaggio”

 
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Gela. I lavori del maxi porto da circa 140 milioni di euro potrebbero andare in gara entro fine anno, con cantieri da avviare tra marzo e aprile del 2020, ma senza caratterizzazione e dragaggio dei fondali non si va avanti. In prefettura, a Caltanissetta, questa mattina c’erano tutte le parti interessate ad un iter che sembra infinito. Il vero nodo, è quello dei lavori propedeutici, che dovrebbero risolvere l’insabbiamento costante del sito. “I responsabili della protezione civile regionale – dice il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito – hanno spiegato che questi interventi potrebbero essere effettuati tra settembre e ottobre, ma manca una programmazione precisa”. L’assenza di date certe preoccupa l’amministrazione comunale. “Non ci è stato fornito un cronoprogramma – dicono Sammito e il presidente della commissione affari generali e mare Vincenzo Casciana – senza il completamento degli interventi sul braccio e senza un dragaggio efficace, anche i lavori del nuovo porto non potrebbero comunque partire”. Al tavolo convocato dalla prefettura, c’erano l’assessore Florinda Iudici, che ha la delega in materia, il vicesindaco Terenziano Di Stefano e i rappresentati del comitato pro-porto (con Massimo Livoti, Salvatore Roveccio e Antonio Adragna) e quelli dell’associazione pescatori (con Davide Calabrese).

La Regione, addirittura, non ha a disposizione fondi certi neanche per mettere in sicurezza il sito, come chiesto dal comandante della capitaneria di porto, Roberto Carbonara. “Per l’installazione dell’illuminazione, dei guard rail e per bitumare le strade attigue – conferma Sammito – l’amministrazione comunale verificherà se intervenire con propri stanziamenti”. Pare che anche la rendicontazione dei fondi disponibili, originariamente quasi sei milioni di euro, sia stata fornita senza però atti ufficiali. Sarebbe stato speso già un milione di euro delle sommne messe a disposizione anche da Eni. Tutte le parti, in ogni caso, hanno apprezzato la volontà dimostrata dalla prefettura di Caltanissetta, che mirerebbe a chiudere una procedura senza fine. Un nuovo confronto si potrebbe tenere entro settembre.

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