Le accuse al gruppo mafioso di Peppe Alferi, la Cassazione annulla con rinvio la condanna di Russello: confermati tutti gli altri verdetti

 
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Gela. Annullata parzialmente, con rinvio alla Corte d’appello, la condanna a Fabio Russello. Respinti, invece, tutti gli altri ricorsi presentati dai legali di difesa degli imputati, finiti al centro dell’inchiesta antimafia “Inferis”.


L’indagine “Inferis”. Il verdetto è stato emesso dai giudici della Corte di Cassazione, ai quali si sono rivolti i difensori. Rispetto alla posizione di Russello, condannato in primo e secondo grado a quattro anni e quattro mesi di reclusione, i legali di fiducia, gli avvocati Maurizio Scicolone e Nicoletta Cauchi, hanno ribadito che il verdetto andava annullato, soprattutto rispetto ad uno degli episodi estorsivi contestati dai pm. La procura generale ha chiesto l’annullamento parziale della condanna. Alla fine, dovrà essere ancora la Corte d’appello di Caltanissetta a valutare. Gli imputati sono ritenuti tutti vicini al gruppo mafioso capeggiato da Peppe Alferi. Russello, nell’ambito di un’altra indagine antimafia, aveva già ottenuto due annullamenti dalla Corte di Cassazione. La procura generale, ha inoltre chiesto l’annullamento parziale delle condanne anche per Giuseppe Alferi e Nunzio Alfieri. Una richiesta, però, che non è stata accolta dai giudici di Cassazione che hanno confermato tutte le altre condanne. In appello, vennero pronunciate quattordici condanne e un unico verdetto di assoluzione, quello nei confronti di Giuseppe Caci, difeso dall’avvocato Giovanna Zappulla. Undici anni di reclusione al presunto capo Peppe Alferi. Quattro anni di reclusione a Carmelo Sebastiano Alferi, sei anni e sei mesi, ciascuno, per Giuseppe Biundo e Rosario Moscato, sei anni e mezzo a Maria Azzarelli, tre anni e sei mesi per Orazio Pirone, sei anni di reclusione per Vincenzo Burgio, quattro anni e quattro mesi a Fabio Russello, sei anni per Paolo Vitellaro, sei anni e quattro mesi a Luigi Nardo, quattro anni per Giuseppe Palmieri e condanne anche a Vincenzo Azzarelli, Gaetano Davide Alfieri, Nunzio Alfieri. Le parti civili, in Cassazione, sono state rappresentate dall’avvocato Giuseppe Zampogna. Diversi degli imprenditori presi di mira dal gruppo Alferi hanno deciso di costituirsi in giudizio.

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