Le aree del Sin tra i siti orfani per le bonifiche, “sono dodici in tutta la provincia”

 
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L'ex discarica industriale Cipolla

Gela.  “Sono 36 in totale i siti orfani in Sicilia che verranno interessati da bonifica e riqualificazione, di cui ben 12 in provincia di Caltanissetta. Parliamo di circa 270 siti orfani in tutta Italia, siti ex industriali contaminati la cui responsabilità dell’inquinamento ormai non è più attribuibile a nessuno per fatti come discariche abusive, interramenti illeciti, utilizzo di compost non a norma su terreni agricoli anziché in impianti idonei al suo smaltimento. In questi luoghi, in precedenza non era mai stata avviata nessuna procedura di bonifica con relativo stanziamento di fondi”. Così, sui social il deputato alla Camera del Movimento 5 Stelle Dedalo Pignatone. Nel dettaglio, questi i siti interessati nel territorio nisseno: il Sin Di Gela e le discariche dismesse per rifiuti urbani nei territori comunali di: Resuttano (C.da Portella del Morto e C.da Figliotti – Destra); Montedoro (C.da Spogliapadrone e C.da Piano dei Pozzi – Cuba); Sutera (C.da Frana dei Morti); Mazzarino (C.da Mastra); Villalba (C.da Pietrabonna); Mussomeli (C.da Polizzello); Milena (C.da Colia e C.da Pili); Bompensiere (C.da Tignusa – Piana dei Pirri). “Con il Movimento 5 Stelle – continua il parlamentare – abbiamo lavorato a lungo per destinare importanti fondi per le bonifiche dei siti orfani. Un lavoro iniziato con i primi 106 milioni di euro stanziati a dicembre del 2020 dall’allora Ministro Costa e proseguito con il lavoro della sottosegretaria al Ministero per la Transizione Ecologica Ilaria Fontana con lo stanziamento di altri 500 milioni del Pnrr. Per un totale, quindi, di 606 milioni di euro”.

“La tutela ambientale è uno dei pilastri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e le bonifiche dei nostri territori, rappresentano il cuore della Transizione Ecologica andando a sanare anni di incuria spesso sfociati in attività illecite. Misure come questa, che creano tra l’altro occupazione, ne accelerano quegli obiettivi di sostenibilità ambientale come abbiamo sempre sostenuto” – conclude Pignatone.

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