Le armi a Villaggio Aldisio, dopo l’indagine arrivano tre condanne

 
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Gela. A Villaggio Aldisio giravano le armi, a disposizione di un presunto gruppo, composto soprattutto da giovani. Dopo il blitz, arrivano le condanne. Due anni e sei mesi di reclusione per Alessio Tallarita, un anno ad Orazio Terlati e due anni e sei mesi per Aristide Tascone. Sono cadute, invece, le accuse mosse ad un altro imputato, Ernesto Privato. Le armi, così come indicato nella sua requisitoria dal pm Federica Scuderi, venivano nascoste, ma anche provate, in aree rurali, in contrada Burgio e a Priolo Sottano. Il magistrato ha chiesto la condanna per tutti gli imputati. Due anni e quattro mesi per Alessio Tallarita e altri quattro anni per ulteriori capi di imputazione, tre anni e sei mesi ad Aristide Tascone oltre a due anni e nove mesi, sempre per altre contestazioni, due anni per Orazio Terlati e un anno e quattro mesi ad Ernesto Privato. Il collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a latere Ersilia Guzzetta e Tiziana Landoni, ha emesso un verdetto meno pesante.

L’inchiesta. I difensori degli imputati, gli avvocati Flavio Sinatra, Davide Limoncello, Carmelo Tuccio e Giuseppe Ferrara, però, hanno del tutto respinto la ricostruzione d’accusa, escludendo che a Villaggio Aldisio sia mai esistito un gruppo organizzato, con disponibilità di armi. Sono state prodotte alcune sentenze, emesse nei confronti di altri coinvolti nella stessa inchiesta, ribattezzata “Villaggio Aldisio” dai poliziotti del commissariato. Così, i difensori hanno ripercorso l’intera vicenda, mettendo in dubbio l’intero apparato accusatorio, fondato soprattutto su intercettazioni e riprese video. Alla fine, però, solo alcuni capi di imputazione sono caduti, come l’accusa di associazione contestata a Tallarita e Tascone.

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