Le armi ai Rinzivillo, incarico a perito per intercettazioni: quattro coinvolti nel blitz “Mutata arma”

 
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Gela. Un perito per trascrivere il contenuto delle intercettazioni effettuate nel corso dell’inchiesta “Mutata arma”, quella che ha consentito ai pm della Dda di Caltanissetta e ai poliziotti della mobile nissena e del commissariato di via Zucchetto di fare luce sul presunto sostegno al gruppo mafioso Rinzivillo, anche attraverso la fornitura di armi clandestine. Diversi coinvolti, ad inizio mese, hanno subito pesanti condanne pronunciate dal gup del tribunale di Caltanissetta. Quattro presunti complici, invece, sono a processo davanti al collegio penale del tribunale di Gela, presieduto dal giudice Miriam D’Amore (a latere Marica Marino e Silvia Passanisi).

I difensori ritengono che Angelo Gagliano, Rosario Vitale, Massimo Castiglia e Luigi Barone non avrebbero avuto alcun ruolo nel presunto gruppo, considerato vicino al clan Rinzivillo. Il collegio penale ha assegnato l’incarico al tecnico che effettuerà la trascrizione di decine di intercettazioni, telefoniche e ambientali. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Enrico Aliotta, Giuseppe Cascino e Francesco Villardita.

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