Le armi per i fedelissimi di Salvatore Rinzivillo, il riesame annulla l’ordinanza: Antonino Romano torna in libertà

 
0

Gela. Annullata l’ordinanza che ne disponeva l’arresto

e il quarantenne Antonino Romano torna in libertà.

Le accuse all’operaio. Il verdetto arriva dai giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta, ai quali si è rivolto il difensore di fiducia, l’avvocato Francesco Enia. L’operaio, nelle scorse settimane, è stato arrestato al termine del doppio blitz “Extra Fines”/”Druso”, con l’accusa di essere uno dei sodali di presunti fedelissimi di Salvatore Rinzivillo, ritenuto il nuovo capo dell’omonima famiglia di cosa nostra. A Romano, i pm contestavano la disponibilità di armi, che sarebbero state nascoste anche nel capannone di un’azienda, impegnata nel settore del commercio ittico. L’operaio, davanti al giudice delle indagini preliminari, al momento dell’interrogatorio di garanzia, si è avvalso della facoltà di non rispondere.Si trovava ai domiciliari.

Al riesame, però, la difesa ha contestato il contenuto di alcune intercettazioni che avrebbero incastrato Romano, soprattutto sul piano della disponibilità delle armi. Il difensore ha replicato sostenendo che quanto intercettato dagli investigatori riguardasse soltanto l’attività lavorativa dell’indagato e non certo l’uso di armi. I giudici hanno disposto l’annullamento dell’ordinanza, in attesa di rendere note le motivazioni del loro provvedimento. Intanto, viene comunque confermato, nella quasi totalità dei casi, l’impianto accusatorio strutturato dai pm della procura di Roma e da quelli della Dda di Caltanissetta, almeno rispetto a tutti gli altri indagati. Le presunte figure di spicco del gruppo che sarebbe stato guidato da Salvatore Rinzivillo rimangono in carcere, compreso quello che viene considerato il nuovo boss.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here